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L'intervista

Ottavia, Palmucci: "Che bello essere tornato a casa"

A margine dall’eliminazione dal Beppe Viola parola al tecnico dei 2002, raggiante e fiducioso in vista della nuova stagione azzurra

09 Giugno 2017

Fabio Palmucci (©Facebook)

Fabio Palmucci (©Facebook)

Fabio Palmucci (©Facebook)

Si è chiuso nel pomeriggio di venerdì il cammino dell’Ottavia nel Beppe Viola. Un’eliminazione che non lascia delusione, anzi, c’è la consapevolezza di aver fatto molto bene in un raggruppamento in cui figuravano i vice campioni regionali della Polisportiva Carso ed un’altra squadra molto quotata come il Massimina. L’ultima che hanno affrontato in ordine di tempo i 2002 del club azzurro è stata il Rieti, formazione d’Elite che ha fermato sul 3-3 il team di Fabio Palmucci, tornato in via delle Canossiane dopo un lungo peregrinare. Il mister ha ritrovato l’entusiasmo giusto per rimettersi in gioco, perché l’Ottavia è casa sua e con l’Ottavia ha fatto grandi cose insieme alla Juniores, categoria che portò alle finali regionali. “Quando mi ha chiamato Deli sono stato felicissimo - esordisce il tecnico - qui all’Ottavia sono a casa ed ho dei ricordi fantastici legati a questa società. Il nuovo progetto è molto stimolante e per me che comincio ad essere navigato in questo mondo non era affatto semplici ritrovare tanta voglia di allenare. Ho sempre guidato squadre più alte d’età ed ora mi sto rimettendo in gioco. Il Beppe Viola è stata una bella prova, i ragazzi hanno risposto bene a queste prime due settimane di lavoro e devo dire che mister Palma, che mi ha preceduto, ha lasciato il gruppo in grandi condizioni. Io ci ho messo un po’ del mio, più che altro a livello teorico ed il prossimo obiettivo è cercare di rinfoltire questo gruppo con qualche nuovo innesto per puntare a vincere il campionato. Non mi nascondo che è una cosa che voglio fortemente, così come la società. Qui all’Ottavia abbiamo tanta voglia di fare le cose per bene e tornare ad essere tra le migliori. Importante sarà la collaborazione anche con il gruppo più grande. Come ho detto ai miei ragazzi ‘voi non siete i ragazzi di Palmucci, ma siete gli Allievi dell’Ottavia’ e questo è importante che lo capiscano. Il sogno è poi di crescere continuamente e di arrivare nel biennio a giocarsi anche il titolo, perché no”. Palmucci con l’Ottavia ha fatto grandi cose e vuole tornare a farlo. E poi, il nuovo campo lo stimola ancor di più “Nel vecchio periodo c’era un campo in terra, ora un bellissimo sintetico. Era proprio destino che dovessi tornare a casa per divertirmi (ride)”. 

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