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final six
28 Giugno 2017
Scudetto alla Cattolica Virtus ©DeCesaris
GIOVANISSIMI DILETTANTI, FINALE SCUDETTO
URBETEVERE - SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS 2-3
URBETEVERE Giudice, Bertollini (4'st Zambrini), Saccuti (21'st Stefani), Gaspari (6'st Borriello, 33'st Calvigioni), Friano, Bruschi, Battistelli, Arcella (6'st Lombardi), Marras, Gazzara, Cuomo PANCHINA Coluccia, Scomazzon, Calvigioni, Lanari, Picchi ALLENATORE Barba
SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS N. Carcani, Masi, P. Carcani, Bettoni, Gabbrielli, Marconi, Manetti, Covaciocchi (13'st Rosi), Campagna, Mazzei (33'st Vannini), Di Blasio PANCHINA Basile, Privitera, D'Oria, Nannelli, Iacovitti, T. Carcani, Nappa ALLENATORE Vallini - Somigli
MARCATORI Gabbrielli 9'pt (M), Gazzara 26'pt (U), Campagna 2'st (M), Manetti 5'st (M), Stefani 24'st (U)
ARBITRO Angelucci di Foligno
ASSISTENTI Tomarchio di Ravenna e Goretti di Perugia
QUARTO UOMO Di Graci di Como
NOTE Angoli 6-4 Fuorigioco 1-0 Rec. 2'pt - 4'st
La Toscana si conferma regione indigesta per la categoria Giovanissimi del Lazio: dopo la finale del Torneo delle Regioni, i nostri ragazzi si vedono portar via anche quella per club dilettanti. La San Michele Cattolica Virtus sconfigge di misura l'Urbetevere e si laurea campione d'Italia classe 2002 nella cornice del Morgagni di Forlì, al termine di una vera e propria battaglia sotto il nubifragio: merito di un approccio perfetto nelle due frazioni, soprattutto la seconda quando è arrivato l'uno-due in 3' che di fatto è valso lo Scudetto. Da segnalare, però, come la rete del 2-1 toscano sia arrivata in netto fuorigioco. Ma i ragazzi di Barba escono dallo stadio romagnolo a testa altissima: impressionante dimostrazione di carattere e cuore non solo nel primo tempo, quando hanno riequilibrato il vantaggio toscano, ma soprattutto nel secondo, quando hanno riaperto i giochi assediando nel finale la porta giallorossa. E' mancata lucidità ai capitolini in alcuni frangenti del match, ma soprattutto buona sorte: puniti alla minima disattenzione e poco fortunati sotto porta. Resta un'annata memorabile di mister Pasquale Barba e questo grande gruppo, uscito tra gli applausi scroscianti di tutta la tribuna e consapevoli di aver dato il massimo. Ma, ancor di più, di aver scritto pagine indelebili nella storia della società di via della Pisana e del calcio laziale.
La finalissima Sotto un cielo nuvolo e su un campo pesante e scivoloso, il pimo squillo è dei romani con la punizione fuori misura di Arcella. La risposta dei toscani non si fa attendere: al 5' girata larga di Covaciocchi su cross dalla sinistra di Manetti, a seguire diagonale mancino potente di Campagna con Giudice che devia in corner. Dall'angolo che ne segue arriva il vantaggio della Cattolica: battuta dalla bandierina e colpo di testa vincente di Gabbrielli, incredibilmente smarcato a centro area. L'Urbe prova subito a scuotersi manovrando alla ricerca del pari: Arcella non riesce a sfruttare una situazione nata da una mischia in area calciando alto. Verso metà frazione la San Michele si rende pericolosa con il diagonale alto di poco di Campagna, ma al 26' ecco il pari dell'Urbe: punizione di Gaspari, N. Carcani esce a vuoto e Gazzara insacca di testa, con Gabbrielli che sulla linea tocca ma non a sufficienza. I toscani chiudono in avanti i primi 35' con i tentativi di Covacicchi e P. Carcani, buona su quest'ultimo la parata di Giudice, piazzando poi, al rientro in campo dopo l'intervallo, l'affondo decisivo. L'avvio del secondo tempo è shock per i gialloblu, con gli avversari che nei primi 5' vanno a segno due volte. In gol prima bomber Campagna (offside non segnalato) con un secco tracciante sinistro su imbucata di Manetti, poi lo stesso numero 7 3' più tardi, da due passi dopo un corner. L'Urbetevere non ci sta e si scuote: Cuomo suona la carica ai suoi cercando la rete di testa su cross di Bruschi, a seguire Barba appesantisce l'attacco inserendo Zambrini e Borriello. La scelta premia perché dal quarto d'ora in poi l'Urbe schiaccia nella loro metà campo i toscani, lasciandogli la sola opzione del contropiede. Al 24' ecco l'acuto che accende le speranze: il neo entrato Stefani insacca il 3-2 su cross di Battistelli ed avvia l'assedio gialloblu nel finale di gara. Sotto una pioggia fortissima arrivano i tentativi di Stefani, miracolo incredibile di N. Carcani, e Calvigioni, a cui la San Michele replica con due battute da fuori area del solito incontenibile Campagna. Nel finale i romani provano a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma non basta: il triplice fischio rende i fiorentini campioni d'Italia.
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