Cerca
l'intervista
26 Ottobre 2017
Real Tuscolano, il tecnico Luca Belardi ©GazReg
Il risultato più eclatante della sesta giornata è stato senza ombra di dubbio l'imposizione casalinga, di misura, del Real Tuscolano ai danni del Savio: una vera impresa, una vittoria figlia di grande grinta, cinismo e sacrificio. Il giovane tecnico Luca Belardi aveva predicato, ad inizio stagione, umiltà ed impegno in ogni gara ed ora stanno arrivando i risultati: i 2003 rossoneri non hanno nulla da perdere in questo campionato, ma ora, dopo un mese abbondante in cui stanno conoscendo l'Elite, stanno iniziando a raccogliere i frutti del loro duro lavoro. "E' stata una bellissima soddisfazione ed una grande gioia, che ci ripaga del lavoro svolto in questo primo periodo - esordisce così l'allenatore, proprio circa il successo sui blues - Un'impresa contro una squadra forte e preparata, contro cui sarannno in pochi a far risultato. Quelli di domenica non sono 3 ma 6 punti, perché non sono certo queste le gare che dobbiamo portare a nostro favore per centrare l'obiettivo". Ora, sulla scia dell'entusiasmo, il calendario del Girone A costringe il Real ad un'altra impresa visto il prossimo impegno contro l'Ostiamare: "I ragazzi sono entusiasti, ma adesso dobbiamo restare con i piedi per terra. Va bene esser felici la domenica e il lunedì, ma dal martedì ci si ributta sul campionato. Incontreremo l'Ostia, l'ho vista al Bini e mi è sembrata una compagine organizzata, capace di giocare molto bene - spiega il mister - Giochieranno in casa e per questo saranno agevolati: noi andremo là avendo meno pressione e con più respiro: faremo una gara come contro il Savio, ovvero con massima umiltà e cercando di sfruttare il momento opportuno". Anche perché di strada da fare ce n'è molta: certo è che l'affermazione dell'ultima domenica dà grande morale alla truppa rossonera: "Questi tre punti mentalmente ci danno una grande mano, ma non dobbiamo essere appagati. Dobbiamo sempre avere fame, ricordardando da dove siamo partiti - chiude Luca Belardi - Sono passati solo due mesi e bisogna fare un passo alla volta: voglio massima attenzione nell'arco di tutti i 70’ di gioco per limitare al massimo gli errori. In campo vince chi ne fa meno e tutti sbagliano…".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni