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dopogara
14 Maggio 2018
Il Savio a fine gara ©Lori
Una partita attesa da una stagione intera. Lavoro e professionalità hanno permesso a Tor Di Quinto e Savio di poter raggiungere la tanto attesa finale. Stessa finale dove l'equilibrio ha fatto da padrona con il pubblico delle grandi occasioni sugli spalti a tifare i propri ragazzi e ringraziarli per averli fatti sognare fino all'ultimo. Poi, dopo 90 minuti, dove le due squadre non hanno trovato la via della rete, ecco la lotteria dei calci di rigore, da dove esce vittorioso il Tor di Quinto, lasciando un amaro in bocca che sa di delusione e di speranza svanita al Savio, lo si sente anche dalle parole del presidente Paolo Fiorentini: "Perdere una finale ai calci di rigore fa sempre male, ci arrendiamo al verdetto del campo. Peccato non averla chiusa prima." In un momento come questo è fondamentale l'appoggio dell'allenatore verso i propri ragazzi, appoggio che di sicuro non manca ai Giovanissimi del Savio da parte del proprio mister Marco Iacovolta:" Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, arrivare a giocarsi la finale di un campionato regionale è frutto di un lavoro che dura da due anni". Una finale decisa ai calci di rigore equivale a dire che le due squadre si sono equivalse per tutti e quattro i tempi e di conseguenza diventa fondamentale il ruolo dell'estremo difensore. Analizziamo insieme a Vilardi, numero 1 del Savio, protagonista di una grande prestazione, quelle che sono le emozioni di un portiere, soprattutto a questa età, prima dei calci di rigore: "Dopo il duplice fischio del secondo tempo supplementare, emerge in un portiere la voglia di decidere una partita, soprattutto in una partita di questa importanza". Rimarrà di sicuro al Savio l'amaro in bocca per aver accarezzato il sogno di poter conquistare il titolo di campione regionale, alcuni ragazzi dopo la partita erano in lacrime, le stesse lacrime che sono la rappresentazione di un sogno per dei calciatori che nel loro piccolo sono uomini, si emozionano e danno tutto per la loro squadra. Dopo tanta delusione però, il gruppo 2003 Savio sa che riparte da una base solida e che, il prossimo anno, saranno una delle squadre da battere.
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