DopoGara

TdQ, Testa: "Vittoria storica e dal valore enorme"

Il patron di via del Baiardo esalta i suoi 2003. Mister Basili: "Merito di tutti, difficile spiegare che cosa significa per noi"

In quanti lo scorso settembre avrebbero scommesso in questa splendida e al contempo storica doppietta del Tor di Quinto? C’è oggi qualcuno che può dire “L’avevo detto fin dal principio”? Beh, la risposta è sì e non potrebbe essere altrimenti, considerando che il qualcuno in questione è il Presidente Massimo Testa, il più lungimirante di tutti, se non altro per aver visto in Lorenzo Basili l’uomo giusto al momento giusto. Il suo terzo titolo regionale e il secondo trofeo alzato al cielo nel giro di pochi giorni ne sono la prova più tangibile; non servono cioè poi molti giri di parole per fare di Basili l’uomo simbolo di questa società, il capitano coraggioso che in poco più d’un anno ha saputo ritagliarsi un posto importante non solo in via del Baiardo, ma anche e soprattutto nel panorama del calcio laziale, che per l’ennesima volta si ritrova a celebrarlo, a conclusione stavolta di una gara in cui la tecnica non ha fatto la differenza. “Sinonimo di garanzia”, questo ci viene da pensare ogni qualvolta lo si vede su quella panchina, lui ci ride su: “Dopo il titolo Juniores, è difficile trovare le parole giuste per spiegare cosa rappresenti per noi questa vittoria, che è arrivata non di certo per merito mio, ma di tutto il Tor di Quinto. In cuor mio, posso dire che è stato bello regalare ai ragazzi un momento così. Detto questo, credo sia doveroso fare i complimenti al Savio; la partita è stata davvero equilibrata, non a caso è stata decisa ai rigori, in cui forse più che le forze fisiche sono state quelle mentali a permetterci di avere la meglio sugli avversari. La stagione, però, non è ancora finita, cercheremo infatti di gestire al meglio il doppio impegno e di portare a termine con successo anche la corsa allo scudetto”. Lo stile è diverso, senza dubbio più colorito, ma la sostanza è la stessa: “Una pagina storica e una vittoria dal valore enorme” – esordisce così il patron del Tor di Quinto, visibilmente soddisfatto e senza fronzoli, come sempre ci ha abituato: “Deve sapere che è pieno di pifferai in giro che credono di poter aggiustare tutto. Ci sono poi quelli che parlano di risorse umane, ma il Tor di Quinto non ha bisogno di nessun direttore generale che sa come far funzionare l’azienda. Il Tor di Quinto è una grande famiglia. Sono stato più volte criticato, ma ho sempre creduto nelle mie scelte e i trofei pare che mi danno ragione”. A far da cornice infine al commento del tecnico e del presidente ci pensa capitan Maestrelli che parla del titolo conquistato come di una storia lunga un’intera stagione: “Lavoriamo da agosto per questo traguardo, è una gioia immensa che ci ripaga tantissimo. C’è stato un momento preciso, esattamente dopo la gara persa con la Lodigiani, in cui abbiamo capito che non tutto era perduto, sebbene i punti di ritardo dalle nostre avversarie fossero 12. Recuperare un distacco così importante non è cosa da tutti. La semifinale con l’Urbetevere ci ha solo ribadito che potevamo farcela. Niente di più bello riuscirci oggi”.  

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