Cerca

presentazione

È una grande Liventina: servirà un Tor di Quinto perfetto

Stasera alle 18:00, al Capanni di Savignano sul Rubicone, veneti e laziali si giocano l'accesso alla Finale Scudetto

25 Giugno 2018

Liventina classe 2003 ©Facebook

Liventina classe 2003 ©Facebook

Ora o mai più. Stasera alle 18:00, al Capanni di Savignano sul Rubicone, Tor di Quinto e Liventina si giocheranno l’accesso alla Finale Scudetto nella gara decisiva del Girone B della Final Six Giovanissimi Dilettanti 2003. Niente più calcoli, adesso conta solo dare l’anima in campo ed avvicinare ancor di più il sogno Tricolore.


Pro e contro

Liventina classe 2003 ©Facebook

Sia la squadra romana di Basili che quella trevigiana di De Nardi hanno fatto bottino pieno contro i palermitani della Pol. Calcio Sicilia: i veneti, però, hanno vinto con un passivo più ampio (4-0 a discapito dell’1-0 dei laziali), quindi quest’oggi potranno beneficiare anche di un pareggio per conquistare l’ultimo atto stagionale. Ma poco importa: il Tor di Quinto è sempre sceso in campo per vincere nell’arco di questa stagione e siamo sicuri che l’approccio sarà lo stesso anche nel dedicato impegno di oggi. I due risultati su tre a disposizione potrebbero far rilassare i biancoverdi, mentre i rossoblù metteranno sul rettangolo verde la grinta e la voglia di vincere che hanno mostrato più volte, negli appuntamenti cruciali di quest’anno: dalla loro, poi, i capitolini hanno il fatto d’aver goduto di un giorno di riposo tra le due partite, perciò sarà imperativo fare una partita di grande intensità per costringere gli avversari all’errore.


Corazzata veneta

Liventina,mister De Nardi ©Facebook

Pochi giri di parole: servirà un Tor di Quinto perfetto. La Liventina è davvero una grande squadra: solida in ogni reparto, organizzata, sicura di sé, fisica, aggressiva e capace di esprimere un gran calcio. Contro i siciliani, la formazione di Motta di Livenza ha evidenziato tutte le sue qualità corali, come quelle individuali. Le trame espresse sono ragionate, non forzate e finalizzate ad incidere; tanti, poi, i giocatori d’alto profilo, con una rosa lunga che offre qualità anche con gli innesti a gara in corso. Tra i pali Da Re è una garanzia, affidabile e reattivo (con un rigore parato all’attivo nel match con il Calcio Sicilia); davanti a lui coppia di centrali granitica ed attenta - tra cui spicca capitan Pasian, leader arretrato - e terzini che interpretano con disciplina entrambe le fasi di gioco (la Liventina non ha mai preso gol nella fase nazionale). A centrocampo c’è qualità e quantità: la prima porta il nome di Zecchin, metronomo longilineo dall’ottima visione di gioco e con buone capacità balistiche; la seconda la fornisce Akafou, intermedio fisico che corre per tre ed è prezioso sia in interdizione che in inserimento. Davanti il tridente non è da meno: il centravanti è Hika - a segno finora in ogni gara della fase nazionale tra quadrangolare di qualificazione e Final Six - che abbina prestanza fisica e tanta mobilità, sostenuto ai lati dalle frecce Drame e Sarr: il primo autore di una doppietta ieri contro i siciliani, il secondo macchina da gol in campionato con oltre 20 gol realizzati finora. In panchina, infine, un tecnico che fa giocare i suoi molto bene con un 4-3-3 equilibrato e letale. Alberto De Nardi è una colonna del club biancoverde, nonché una nostra vecchia conoscenza: due anni fa la sua Liventina classe 2001 sconfisse la Vigor Perconti di Miccio nel girone, per poi laurearsi campione d’Italia Giovanissimi ai danni della Virtus Bergamo. Un allenatore cha ha già vinto parecchio, a livello regionale e nazionale, abituato a questo tipo di gare ed a misurarsi in contesti importanti.


Testa e cuore

Esultanza del TdQ ©De Cesaris

Ma quando si parla di tradizione, di titoli regionali e Scudetti, nel Lazio c’è un club che viene in mente prima di tutti. Il Tor di Quinto vive di gare come queste, l’ha sempre fatte e continuerà a disputarle in futuro. Quando il gioco si fa duro, il TdQ comincia a giocare: i 2003 di via del Baiardo hanno mostrato una mentalità unica, sotto pressione si esaltano e non hanno nessuna intenzione di farsi intimidire o di mollare il loro obiettivo, ovvero salire sul tetto d’Italia. Maestrelli e compagni dovranno capitalizzare i loro punti di forza - palle inattive su tutti - e sbagliare pochissimo: in panchina Basili seguirà i suoi ragazzi azione su azione, tutti uniti verso il traguardo da raggiungere.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni