L'Intervista

Aurelio, Pasqualini si presenta: "È un incarico prestigioso"

Il tecnico arrivato al club amaranto per guidare il gruppo Under 15 esprime le sue sensazioni in merito e parla della prossima stagione

Il mister Manuel Pasqualini, scelto per guidare la formazione Under 15, parla del suo approdo all’Aurelio Fiamme Azzurre: “Dopo tanti anni di corteggiamento, ci siamo riusciti ad incontrare io e il direttore generale, Alessandro Paparella, che mi ha affidato questo incarico molto prestigioso e importante; quindi lo ringrazio perché mi è stata data un’opportunità di lavoro che non capita a tutti”. Il tecnico perciò si esprime in merito a questa avventura al comando del gruppo amaranto: “Le sensazioni sono positive anche se la rosa rispetto all’anno scorso è notevolmente cambiata. Ci sono quasi dieci innesti nuovi, grazie al direttore sportivo, Roberto Ridolfi, che ha avuto un’impronta molto importante per darmi l’opportunità di allenare una squadra e di renderla più competitiva possibile”. Pasqualini aggiunge: “C’è tantissimo da lavorare. Sono abituato a farlo in campo insieme al mio collaboratore, Gianluca Giuliano. Il lavoro è molto ampio, perché abbiamo avuto tanti cambiamenti. I ragazzi hanno una buonissima base di partenza e hanno la volontà di dare il massimo. E questo per me è fondamentale”. L’allenatore prosegue commentando il suo ambientamento nel club: “Mi sono trovato molto bene all’interno della società. Mi hanno accolto come se fossi uno di loro. E condivido pienamente lo spirito dell’Aurelio che è quello di lottare per la maglia”. Riguardo alla fase estiva di preparazione al campionato, il tecnico racconta di aver parlato con il mister Paolo Fiocco (confermato al comando della formazione Under 14 per la prossima stagione),  che l’anno scorso ha guidato il suo gruppo:  “Ho fatto una chiacchierata con lui per cercare di portare avanti il lavoro che ha svolto, ovviamente con la mia metodologia, perché sono un docente in Scienze Motorie. Ho anch’io la mia idea di calcio, quindi inevitabilmente la sto portando avanti”. Pasqualini è chiaro sui concetti fondamentali che segue: “La cultura del lavoro, l’umiltà e la voglia di sacrificarsi per me sono alla base di tutto, perciò ai ragazzi sto cercando di dare questo imprinting per iniziare”. Sotto l’aspetto tecnico, invece, spiega: “Stiamo curando moltissimo i principi e gli sviluppi di gioco, perché per la loro età è fondamentale dargli queste linee guida. Per il resto c’è tantissimo da lavorare e non vedo l’ora di iniziare quanto prima per mettere mano sul gruppo. Fino ad ora è stato fatto un lavoro di raduno e di ricerca di qualche elemento che ci mancava in qualche ruolo. E sono molto soddisfatto di quello che ha fatto il direttore Ridolfi, che è una persona eccezionale con il quale ho un ottimo rapporto e che mi ha dato l’opportunità di avere un grandissimo cambiamento nella rosa”. Qual è l’obiettivo per la prossima stagione? “Quello della società penso che sia di mantenere la categoria”. Invece dal suo punto di vista aggiunge: “Non sono un allenatore che si pone un obiettivo di classifica. A me piace lavorare settimana dopo settimana, cercando di migliorare sempre di più la qualità dei ragazzi. Questo è il primo scopo che un allenatore del settore giovanile deve avere. Non nascondo che mi piacerebbe essere la squadra rivelazione, un po’ stile ‘Atalanta di Gasperini’, o come quelle compagini con cui vai a giocare sapendo sempre di avere difficoltà; una formazione che non molla mai, che è unita, compatta e che sta sempre sul pezzo. Spero che i ragazzi abbiano voglia e siano determinati nel seguire le mie idee di gioco e mi auguro di dar fastidio a qualche squadra, che in linea di partenza inizia sopra di noi come favorita. Amo queste sfide”. Pasqualini continua: “Per me questa è una grande sfida. Dopo tanti anni di settore giovanile, prendendo una squadra che si è salvata all’ultima giornata, per me è fondamentale migliorare quello che è stato l’obiettivo dell’anno scorso. Da persona umile non posso dire che puntiamo al campionato. Dico con sincerità che mi piacerebbe essere quella squadra ostica, che quando la incontri la domenica tutti gli allenatori dicono ‘andiamo a giocare con l’Aurelio, non sarà facile’”. Il mister conclude ringraziando “Paparella, Ridolfi e il mio collaboratore Giuliano, perché sono persone amiche con le quali collaboro in stretto contatto tutti i giorni. Credo molto nel lavoro di staff e ci tengo che vengano citati”.

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