PROVINCIALI

Unipomezia, Riccio: "Regionali? Ci crediamo"

Le parole del mister della società tirrenica, lanciata nella rincorsa alle prime posizioni ed alla conquista dei regionali

Sogna in grande l'Unipomezia di mister Mauro Riccio. I tirreni sono attualmente in quarta posizione, a meno uno dal terzo posto che varrebbe la possibilità di arrivare nei regionali. Un risultato importante e che lascia grandi speranze nei cuori dei piccoli atleti rossoblu.


Nell'ultimo turno avete vinto 9-1 fuori casa contro l'Atletico Torvajanica. Una gara, sulla carta, facile, ma spesso questi si rivelano i match più complicati...

"Esattamente. Da questo punto di vista i miei ragazzi sono recidivi: spesso facciamo grandi prestazioni negli scontri diretti ma perdiamo poi punti nelle partite, sulla carta, abbordabili. Era già successo col Nuova Florida, col quale abbiamo vinto 7-1 in amichevole e poi abbiamo perso 1-0 in campionato. Ora siamo a meno 7 dalla Jem, che è fortissima, e a meno 6 dall'Anzio, squadra preparata e molto fisica. Ce la giocheremo fino alla fine".


Nel prossimo scontro affronterete la Polisportiva Ciampino, discorso simile a quello fatto per il match contro l'Atletico...

"Questo è vero, infatti la stiamo preparando nello stesso modo. Sarà importante lavorare sull'aspetto mentale, per evitare di incombere in spiacevoli sorprese".


Ad inizio anno vi aspettavate questo tipo di campionato?

"L'obiettivo della società era di stare nelle prime 3-4 posizioni. Le ambizioni erano alte e le stiamo rispettando. Saranno importanti gli scontri diretti: nel girone di ritorno ne avremo 4 su 5 in casa e proveremo a far valere il fattore campo".


Avete delle statistiche difensive di alto livello, peccate invece nei goal fatti. Come si può migliorare in tal senso?

"Siamo una formazione che segna poco, questo perché ci manca un vero e proprio "bomber". Giochiamo molto di squadra e portiamo in goal parecchi giocatori: quest'anno, a parte i portieri, hanno segnato quasi tutti. C'è da lavorare sull'aspetto mentale: i miei atleti sono un po' ansiosi quando si trovano a tu per tu col portiere o comunque in situazioni agevoli, e questo li porta a sbagliare spesso goal facili, segnando poi goal molto complicati. Qui c'è da migliorare".

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