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l'editoriale
27 Giugno 2019
Noi l'abbiamo definita “l'impresa delle imprese”. Non si potrebbe parlare diversamente di ciò che è accaduto ieri a San Pietro in Vincoli. L'Urbetevere di Pasquale Barba è entrata in campo contro la Nick Bari con una sola consapevolezza: segnare almeno cinque gol. Non in novanta minuti, come le più classiche delle partite, bensì in settanta. E c'è una bella differenza in questo caso perchè significa realizzare una rete ogni 15'. In una Final Six, sotto un sole da 37° gradi: se questa non è l'impresa delle imprese...
Eppure qualche piccolo segnale lo avevamo già intravisto poco prima dell'inizio della partita quando ci siamo recati al campetto d'allenamento che ospitava i gialloblu. I ragazzi di Barba erano talmente tanto carichi che il preparatore atletico è stato costretto a dire: “Ragazzi, stiamo facendo un riscaldamento pre-partita. non stiamo giocando a rugby”. Avevano fame, volevano quel pallone a tutti i costi ancor prima del fischio iniziale. E alla fine quando sei determinato, quando sei affamato, il calcio ti premia. Sempre. Uno, due, tre gol alla fine del primo tempo. Situazione ideale, la scalata non sembra più così difficile da compiere. Le gambe vanno da sole, corrono il doppio dell'avversario. La Nick Bari è stata semplicemente travolta dalla voglia di vincere della formazione della Pisana che con un potete uno-due nella ripresa ha messo in cascina una vittoria incredibile per 5-0. Agganciato il Calcio Sicilia, stessa differenza reti ma una classifica disciplina migliore rispetto ai siciliani. Si va in finale, contro il Tau Altopascio. Sarà ancora Lazio - Toscana...
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