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19 Ottobre 2019
"Sono qui al Ladispoli sin da quando ero poco più di bambino, ricevere la fascia per me quindi è stata un'emozione immensa", sono le parole di Valerio Pompili, leader e capitano dei bianco-rosso-blu. Il giovane Valerio si è raccontato a tutto tondo, partendo proprio dalla consegna della fascia al braccio e dal suo rapporto con l'allenatore, Alberto Ferrari: "Mister Ferrari è un tecnico con esperienza da vendere. Lo ringrazio tanto perchè dall'anno scorso sta puntando molto su di me, prendendomi spesso da parte e facendomi capire gli errori che commetto in campo. Ha riposto tanta fiducia in me e non voglio deludere le sue aspettative. Il rapporto che tutti noi ragazzi abbiamo con lui è fantastico, ci sprona sempre a dare il massimo in qualsiasi circostanza. A me in particolare, oltre alle indicazioni tattiche, chiede anche di far mantenere la calma in campo e di ragionare durante tutta la partita. Possono capitare situazioni in cui la lucidità viene a mancare come nel caso di provocazioni, spetta me in quei casi riportare i miei compagni con la testa al match". Cresciuto e formato difensore centrale, Pompili ha proseguito parlando proprio del suo ruolo , del rapporto con i compagni e di queste prime quattro partite: "Con loro ho una buona intesa il che è fondamentale ai fini dei meccanismi della squadra. Giocando centrale di difesa ho un'ottima visione di tutto il rettangolo verde, da dietro infatto posso richiamare i giocatori nelle loro posizioni qualora ci siano buchi. In questa prima parte di campionato che giudico positiva abbiamo dimostrato il nostro valore come squadra: nonostante la sconfitta abbiamo disputato un'ottima gara contro l'Urbetevere, poi sono arrivate le belle vittorie contro Grifone Monteverde, Atletico Terme Fiuggi e CSS Tivoli. Al momento abbiamo un unico obiettivo: quello di dare il massimo in ogni partita, dimostrando con i fatti le nostre capacità". Con la personalità di chi sa quanto bisogna sudare per ottenere risultati, il giovane Valerio ha concluso la nostra intervista raccontandoci quali ingredienti deve avere un buon capitano per essere un leader e i suoi punti di riferimento calcistici: "Ogni capitano è diverso dagli altri, ognuno ha le proprie caratteristiche e i propri modi di relazionarsi con i compagni. Una cosa che però tutti i leader dovrebbero avere è il senso di appartenenza, quello spirito di squadra che rende coeso un gruppo. Il giocatore a cui mi ispiro? Non ne ho uno in particolare, quando entro in campo penso solo a fare del mio meglio. Mi piacciono quei calciatori che giocano con umiltà e che non mollano mai, dando tutto quello che hanno fino all'ultimo.
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