La rubrica

La Voce del capitano, Oliva e il suo Giardinetti

Questa settimana abbiamo conosciuto il leader del team di Via dei Ruderi di Torrenova: "Un grazie al personale sanitario che combatte contro il virus per noi"

Una corsa a dir poco adrenalinica quella del Giardinetti, arrivata allo stop del campionato nel pieno del testa a testa con l'Accademia Calcio Roma. Di questo e non solo ne abbiamo parlato con il capitano dei biancorossi, Daniele Oliva. "È vero, prima dello stop stavamo facendo molto bene, sono soddisfatto della stagione, partita bene da subito, con sei vittorie consecutive. Il 2019 purtroppo sì è concluso con una sconfitta contro la Vigor Perconti e a inizio 2020 abbiamo sofferto un po', ma ci siamo rialzati alla grande. La partita più bella dell'anno? Senza dubbio la vittoria con il Tor di Quinto. La ricordo molto bene perché è stata una bellissima partita dall’inizio alla fine. Una gara affrontata al massimo delle proprie possibilità da entrambe, giocata a viso aperto. Quella fu una prestazione davvero di grande carattere per noi, con testa e cuore, pur andando in svantaggio due volte, non abbiamo mai mollato riuscendo infine a vincerla". È un Giardinetti che ha più volte stupito, per doti, sul campo. "Al di là della compattezza e dell'unione del nostro gruppo, che sicuramente sono un nostro punto di forza, penso che la differenza l'abbia fatta la politica della società, che ha mantenuto inalterata l’ossatura della squadra. Un altro nostro pregio è sicuramente la tenacia e la sana aggressività che ci permette di mantenere i ritmi alti durante la partita. Invece un aspetto che dobbiamo migliorare e sul quale insieme al mister stavamo lavorando prima dell'interruzione è lo scendere in campo con la giusta concentrazione in tutte le partite, anche quelle che sulla carta potrebbero risultare più facili". Daniele Oliva è più di un veterano: Giardinetti è casa sua. "Sono dieci anni che indosso la maglia del Giardinetti... che dire, per me è una seconda pelle. La società mi ha visto crescere da quando ero un pulcino che per la prima volta vedeva un campo e un pallone. Sono cresciuto insieme a tutta la società, ai mister, ai dirigenti che mi hanno fatto sempre sentire apprezzato". A lui è affidata la fascia. "Ne sono onorato. Per me la figura del capitano è molto importante all'interno dello spogliatoio, è colui che in campo trascina mentalmente il suo gruppo, colui che è capace di aiutare la sua squadra anche nei momenti più difficili. Ogni domenica che indosso la fascia del Giardinetti mi nasce dentro un emozione infinita". Sul momento attuale, complicato e anomalo per tutti noi: "È un momento difficile per tutti, non avere l’impegno della scuola, degli allenamenti, non poter trascorrere le giornate insieme ai propri compagni sia di scuola che di calcio, non respirare l’ambiente dello spogliatoio... non è assolutamente facile. Però grazie ai mezzi tecnologici riusciamo lo stesso a mantenere i rapporti, magari con qualche videochiamata e con messaggi vari. Oltre allo studio sto riuscendo a fare anche qualche piccola corsetta sotto casa e qualche esercizio fisico, cerco di tenermi in forma". In conclusione, Daniele Oliva lancia un bel messaggio. "Vorrei, avendo a casa due sanitari, mandare un pensiero da parte di tutta la società, a tutto il personale sanitario che in questo momento sta combattendo contro questo virus e dirgli grazie. Ma il pensiero più grande va a tutte le persone che non ci sono più e alle loro famiglie".

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