Cerca
La rubrica
29 Aprile 2020
Galati (©DelGobbo)
Campionato di metà classifica quello fatto dall'Aprilia Racing Club quest'anno, fino allo stop arrivato in seguito all'emergenza Coronavirus. Questa settimana abbiamo ascoltato le parole di Matteo Galati, capitano delle rondinelle che ha parlato con noi del passato e del presente. "I risultati arrivati in questa stagione non sono quelli che volevamo ma abbiamo fatto comunque bene tutto sommato, iniziando alla grande la seconda parte di stagione, in particolare. Ho cercato di dare sempre il mio contributo per il gruppo, e credo che il mio impegno si sia visto: con grande soddisfazione infatti ho ricevuto la convocazione in Rappresentativa. I ricordi più belli? Sicuramente due, la vittoria contro l'Accademia Calcio Roma per 2-1 e la vittoria contro la Lazio con la Rappresentativa che rimarrà un'immagine da portarsi per sempre dentro". Ripensando al campionato disputato, Matteo fa le sue considerazioni: "Penso che un punto di forza della nostra squadra sia stata la grinta che in campo mettevamo tutti insieme, anche chi magari in certe partite non giocava, tifando senza sosta per i compagni. Di certo sotto qualche aspetto potevamo fare di meglio, nelle prime giornate di campionato, per esempio, il gruppo ancora non era abbastanza unito e non c'era tutto quel carattere che poi, più avanti, abbiamo sempre messo nelle partite e negli allenamenti". E veniamo al momento attuale, difficile per tutti. "Secondo me questo momento é complicato per tutti, soprattutto per noi giovani: ci è stato tolto il calcio, la cosa a cui tengo di più. In questi giorni continuo ad allenarmi da solo e passo le giornate a casa con i miei fratelli, giocando a calcio e alla play. Spero questo periodo brutto passi nel più breve tempo possibile". Matteo porta la fascia al braccio. "Che dire, ad essere il capitano della mia squadra provo molta felicità perché è un ruolo importante: ne vado fiero. Il motivo per cui sono stato scelto come capitano secondo me è per il mio essere un leader sia in campo che nello spogliatoio. Secondo me un buon leader è colui che aiuta i suoi compagni in campo e che li incita fino alla fine: saper fare gruppo poi è una qualità che non può davvero mancare a chi porta la fascia al braccio, secondo me".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni