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L'intervista

Michele e Donato, Sugamosto: "Resta una bella stagione"

L'allenatore dei giallorossi ha espresso la sua amarezza per la conclusione anticipata del campionato dopo una stagione piena di soddisfazioni

16 Giugno 2020

Emiliano Sugamosto, SS Michele e Donato

Emiliano Sugamosto, SS Michele e Donato

Emiliano Sugamosto, SS Michele e Donato

"Come tutte le società anche noi stiamo vivendo un momento di grande incertezza perchè non sapremo come e quando ci rivedremo, ma non c'è nessun addio per ora. Sento il Direttore Sportivo molto spesso, anche se avessi qualche altra proposta in primis ci sarebbe sempre il San Michele e Donato". Un messaggio d'amore quello di Emiliano Sugamosto, tecnico dell'Under 15,  che commenta così la tardiva decisione del Consiglio Federale di fermare definitivamente il campionato: "Le tempistiche sono state lunghe, ma forse c'era necessità di temporeggiare per vedere l'andamento della pandemia. So che non è semplice fare una scelta del genere". Un parere particolare è stato espresso anche riguardo la possibilità di ripresa degli allenamenti per i ragazzi all'interno dei centri sportivi, data anche la libertà concessa dal Governo di aprire i parchi cittadini: "Ho due figlie, nel parco ho io la responsabilità di ciò che può accadere. Le società giustamente vogliono vederci chiaro e avere delle linee guida per non rischiare. I ragazzi sono minorenni, oltre i 18 anni invece il fattore della responsabilità si divide al 50%. La maggior parte dei centri sportivi poi non sono attrezzati per una ripresa totale delle attività. Economicamente è molto dispendioso". Una soluzione potrebbe quindi essere l'allenamento individuale, anche se l'allenatore non si dichiara d'accordo con questa ipotesi: "Il calcio è uno sport di squadra, di aggregazione, una preparazione così può essere fatta per 2 o 3 giorni". Nell'attesa di poter tornare ad allenare i ragazzi, il mister giallorosso fa un bilancio della stagione appena conclusa e non nasconde un po' di rammarico: "Nessuno di loro aveva mai fatto parte di un campionato elite. Sono ragazzi eccezionali, affiatati tra loro. A livello di gruppo non ho dovuto fare nulla perchè era già molto coeso. Entro Natale volevamo raggiungere la zona playout, ci siamo riusciti e il 5 aprile avremmo avuto lo scontro diretto col Colleferro se non si fosse fermato tutto. Attraversavamo un buon momento, ci siamo tolti soddisfazioni, battuto il Tor di Quinto in casa. Credevamo nei nostri obiettivi, raggiungerli era nella testa dei miei ragazzi".

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