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Manca sempre meno al match contro il Montebelluna, ma i rossoblù hanno già raggiunto un successo altrettanto importante
27 Giugno 2023
L'abbraccio tra D'Alessandro e Capanna al termine di Grifone - Calcio Sicilia (©GazReg)
Se si arriva tanto vicini ad una vetta è perché la si vuole raggiungere, ed è per questo che, sia chiaro, il titolo di questo articolo non vuole assolutamente sminuire quello che sarà il risultato della partita più importante ed affascinante della giovane carriera dei classe 2008 di Grifone e Montebelluna.
È nostra intenzione però soffermarsi su un aspetto ancora più importante del risultato, soprattutto tra gli Under 15 Dilettanti, ovvero il percorso.
Se è vero che il primo obiettivo di ogni allenatore di settore giovanile dev'essere la crescita della squadra, allora pochi tecnici possono essere più soddisfatti di quanto in questo momento può dirsi Valerio Gualdaroni, perché vivendo il suo Grifone da vicino, anche in poco tempo si può notare come il lavoro del mister, del suo vice Pietro Parrotto e di tutto lo staff rossoblù abbia dato ottimi frutti a 360 gradi, anche fuori dalla sfera tecnica.
Di mister Gualdaroni si può dire che sia un educatore attento ai particolari, e questo si traduce in una squadra affiatata, ragazzi pieni di energia e vogliosi di divertirsi ma sempre nel rispetto delle cose e delle persone con cui interagiscono, un atteggiamento da "piccoli professionisti" come spesso si sente dire. Il gruppo del Grifone è compatto, e con tutta probabilità vivere insieme quella che per tutti è una prima volta così importante come quella delle fasi nazionali, ha contribuito a rendere la squadra ancora più unita, e sicuramente tra tanti anni ognuno di loro ricorderà con affetto questo periodo, indipendentemente da come finirà. Tra il gruppo e l'allenatore c'è fiducia e stima reciproca, ciò si può notare da come le due parti interagiscono fuori dal campo, e dalla sinergia che creano durante la partita.
Sono in molti all'interno della squadra ad aver attraversato un percorso di crescita significativo. Partendo dalle retrovie il primo è il portiere, Tommaso Capanna: volato in direzione Perugia Attinelli, il numero 1 si è preso ancora più responsabilità rispetto allo scorso anno, diventando uno dei migliori portieri della categoria e rivelandosi decisivo con un miracolo ed un rigore parato in semifinale contro l'Urbe, ripetendosi alla lotteria nella finalissima contro il Savio, e confermandosi con tre parate difficilissime nell'ultimo match contro il Calcio Sicilia. Accanto a capitan Longo in difesa c'è Andrea D'Alessandro, arrivato dal Ceprano per sostituire Mancini partito in direzione Urbetevere, oggi è il compagno perfetto per Longo e viceversa, i due si intendono a meraviglia e non è un caso che abbiano formato la miglior difesa del campionato Elite. A centrocampo Dominick Micale è andato via via crescendo soprattutto nel girone di ritorno, restituendo equilibrio alla mediana rossoblù dopo un infortunio importante come quello di Trincia, ed a proposito di infortuni, il forfait di Accoroni occorso prima dell'inizio dei play off ha trovato la pronta risposta di Giulio Romanini, che da vice, in queste fasi nazionali ha dimostrato di poter essere all'occorrenza il 9 titolare di una squadra che punta allo scudetto, andando a segno contro la Giovane Ancona e soprattutto con il Calcio Sicilia, grazie al bolide da fuori che ha dato il via alla rimonta valsa il biglietto per Matelica.
La vittoria del primo campionato Elite della storia del Grifone ed il possibile primo scudetto sono i frutti di un grande lavoro, ora resta un ultimo ostacolo prima di raggiungere il lieto fine e vincere ancora, anche se, come già spiegato, una grande vittoria per Gualdaroni ed i suoi è già arrivata.
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