L'intervista

Il Città di Ciampino spiega le ali: alla scoperta di Andrea Petrucci

Gabriele Cecchi

La rincorsa ai playoff di categoria del Città Di Ciampino passa doverosamente dai gol dei suoi giocatori offensivi. Andrea Petrucci è diventato un esterno d'attacco da poco tempo, e contro la Dabliu ha realizzato la prima marcatura stagionale, con una strepitosa azione personale, per tecnica prima e coordinazione poi.

Andrea, quali sono state le tue emozioni dopo il gol realizzato contro la Dabliu?

"Sono state bellissime emozioni. Quasi non ci credevo. Per me, che lo scorso anno giocavo terzino e stavo più basso in campo è stata una gioia incontenibile. Il mister mi sta provando in questo nuovo ruolo e ho subito ripagato la sua fiducia con un gol".

Quali sono i tuoi obiettivi per questo campionato?

"Il mio obiettivo principale è quello di arrivare a guadagnarmi la titolarità fissa nell'11 titolare, il sogno invece che ho sin da quando ero bambino è quello di diventare nel tempo un calciatore professionista. Dunque, sto lavorando per questi due obiettivi, presenti e futuri".

Come sta andando il vostro campionato?

"Ci stiamo riprendendo bene. Certamente, dopo la serie di pareggi iniziali, che ci ha un po' tarpato le ali in partenza, ci stiamo comportando bene. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a giocare i play off in primavera, quindi non ci siamo troppo lontani".


Quali sono le tue considerazioni sulla prossima gara, quella contro la Lepanto Marino?

"Sulla carta non dovrebbe essere una partita molto complicata, perché penso che siamo superiori nel complesso. Naturalmente non daremo nulla per scontato e giocheremo da squadra, ma rimango sicuro che, dal mio punto di vista, porteremo i tre punti a casa".

Sei partito come esterno difensivo, per poi essere spostato in avanti ultimamente. Hai in mente l'immagine di un calciatore nel quale ti rivedi?

"A me piacque molto lo Spinazzola che abbiamo visto nell'ultimo Europeo. Anche lui, come me, ad inizio carriera è partito come giocatore di fascia difensivo, per poi essere portato in zona offensiva nel corso del tempo".

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