La Rubrica
Martedì tattico: Accademia - Tor Tre Teste tra spunti, emergenze e rigori bizzarri
Il 4-1 della Tor Tre Teste sull'Accademia Calcio Roma permette ai ragazzi di mister Fabi di proseguire l'inseguimento verso la vetta del girone C, costringendo invece la compagine di Santoloci ad uscire, almeno per ora, dalla zona play off. Sin dai primi minuti i rossoblù danno l'idea di essere in controllo della partita, sulla sinistra è straripante Palacio che segna al 10' e manda Pugliatti in porta poco dopo, con Monaldi che evita l'immediato raddoppio.
Il modulo
Facciamo però un passo indietro. Le due squadre si schierano specularmente con il 4-3-3 anche se, per diversi fattori, interpretano diversamente il modulo.
L'Accademia Calcio Roma deve far fronte a molte assenze importanti: oltre a quella di Boni ai box da diverse settimane, si aggiunge il forfait del portiere Prodan, la squalifica di Bellini, un Della Corte costretto a stringere i denti e subentrare nel secondo tempo anziché dare il proprio contributo dal 1', partendo dalla panchina a causa di alcuni acciacchi così come Filipponi.
L'atteggiamento
Chiaramente a tenere il baricentro più alto è la Tor Tre Teste, a cui in ogni caso va riconosciuto il merito di aver sfoggiato forza, qualità e fantasia soprattutto negli ultimi metri, rendendosi pericolosa in molte circostanze differenti. In fase di costruzione rimane basso il play maker De Riso, mentre le mezz'ali Larocca e Bernardini restano molto alte, quasi sulla linea del tridente d'attacco. La forza della compagine ospite è quella di poter (e saper) scegliere tra una costruzione palla a terra o l'immediata ricerca dei 5 lì davanti con dei precisi lanci lunghi che partono dai difensori o dallo stesso De Riso, e proprio in quest'ottica è spesso pericoloso Palacio, marcato, ad onor del vero (proprio a causa delle molte assenze) dall'attaccante Pavan costretto a reinventarsi terzino per una domenica.
In alcuni momenti della gara, specialmente nel finale, cerca di venir fuori l'Accademia con Ariu e Salvatori che cercano di fare raccordo tra centrocampo ed attacco, in questo senso dà una scossa alla squadra anche l'ingresso di Papini, che servito proprio da Salvatori nel secondo tempo avrà una grande occasione a tu per tu con Barone, con il tiro però murato da un difensore avversario. I nerazzurri non riescono a sfruttare l'ampiezza come fatto in altre occasioni, prediligendo quindi la corsia centrale o, a partire da Benavidez, la soluzione lunga verso gli attaccanti che però diventa spesso facile preda di Cataldi ed Alosi, coppia centrale della Tor Tre.
I gol
A sbloccare la gara è come anticipato Palacio che, dimenticato sul secondo palo, mette dentro il suggerimento di Pugliatti in apertura di gara. Saranno protagonisti di questa sfida anche i calci di rigore: prima quello dello 0-2, giustificato da un tocco di mano nell'area nerazzurra, poi sugli sviluppi di una palla inattiva la difesa di casa si "dimentica" Pugliatti in area di rigore lasciando il 9 libero di girarsi e calciare, mentre nel secondo tempo lasciano a dire il vero perplessi i due rigori assegnati dall'arbitro ad Accademia e Tor Tre Teste.
Il primo è per i locali, con Loreti e Bozzo che si contendono regolarmente un pallone destinato a rotolare oltre il fondo, quando il 10 di casa però va giù, in seguito al normale contrasto di gioco, il direttore di gara indica il dischetto senza pensarci due volte. Situazione analoga nel finale dalla parte opposta del campo, con Tosoni che allarga leggermente lo sportello su Pugliatti e l'arbitro che assegna la massima punizione quando il centravanti va a terra.
In ogni caso, una decisione dubbia per parte non cambia quella che è la sostanza della gara, la Tor Tre Teste continua a correre, l'Accademia dovrà invece rialzarsi al più presto dopo questa sconfitta che si accoda a quella subita in casa del Tirreno Sansa, perché il prossimo scontro diretto, quello con l'Accademia Frosinone, è cruciale in ottica finali.