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Elis, l'analisi di Guido Borzi: "È un gruppo affiatato"

Il tecnico analizza questi primi mesi alla guida dei classe 2010

14 Gennaio 2025

Elis, l'analisi di Guido Borzi: "È un gruppo affiatato"

Guido Borzi, tecnico dell'Under 15 dell'Elis (Foto©GazReg)

Può definirsi soddisfatto il Mister Guido Borzi guardando ai suoi primi mesi sulla panchina dei classe 2010 dell’Elis. 4 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte nel Girone F del campionato Provinciale di Roma portano la squadra al quinto posto con 13 punti, ma il tecnico ha bene in mente, ed inizia a vedere anche in modo concreto, il percorso di crescita che questo gruppo può intraprendere: “Ci siamo sbloccati. La mia impressione è che i ragazzi stiano iniziando a metabolizzare il mio sistema di lavoro, e questo lo vedo soprattutto con il reparto difensivo, infatti sono 4 partite che non subiamo reti. Nell’ultimo match contro il Santa Francesca Cabrini abbiamo segnato al primo minuto e poi siamo riusciti a portare l’1-0 fino alla fine, è un aspetto da non sottovalutare. Vengo da un’esperienza in Under 15 e questa estate cercavo qualcosa di diverso, ma quando il direttore mi ha chiamato per vedere i ragazzi sono rimasto molto impressionato: a livello tecnico-tattico la prima cosa che ho pensato è che non meritassero il risultato che hanno ottenuto l’anno scorso. L’aspetto su cui con il mio staff abbiamo lavorato tantissimo sin da subito è quello psicologico e si vede perché sono sempre più sicuri e consapevoli delle proprie capacità. Cerco di insegnare a tutti i gruppi che alleno anche la cultura di “zero alibi e zero rimpianti”, bisogna sempre responsabilizzare sé stessi. Per me è fondamentale che i ragazzi metabolizzino questo concetto e vedo che lo stanno facendo perché si lamentano sempre meno e si focalizzano sugli aspetti da migliorare. Tutto questo a prescindere dall’aspetto tattico in cui comunque abbiamo avuto inizialmente qualche problema soprattutto in avanti: avevo pochi attaccanti e ho dovuto adattare alcuni ragazzi che però si sono poi dimostrati molto validi. Per il resto il reparto difensivo mi segue bene. Io, avendo giocato difensore, curo maggiormente la fase di non possesso perché l’ho vissuta e 4 partite consecutive senza subire non sono un risultato scontato in un campionato del genere”. Dopo un avvio barcollante nelle primissime uscite, la squadra di Borzi ha cambiato passo infilando un risultato positivo dopo l’altro: “Il punto di svolta è stata sicuramente la partita contro la Ledesma Academy. Lì mi sono esposto dicendo loro di non aver mai allenato un gruppo così forte e abbiamo cambiato l’approccio mettendo molta più convinzione. Per quanto riguarda gli obiettivi, la società, venendo da una retrocessione, ha preferito non mettere pressione ai ragazzi. Se devo dirti quello che penso io, per come sono fatto ho sempre voglia di vincere, tengo molto alla competizione. In maniera irrazionale ti dirò sempre che il mio obiettivo è arrivare primo, poi non so se abbiamo la possibilità di vincere il campionato, ma quello che è certo è che voglio provare a vincere contro tutte le nostre avversarie e i ragazzi la pensano come me”. Il tecnico, dopo aver accettato questa nuova avventura in estate, racconta del suo rapporto con i ragazzi e cosa significa per lui far parte di una società come l’Elis: “Come ho detto appena ho visto la squadra giocare sono rimasto subito affascinato. Ho un gruppo abbastanza corposo visto che siamo in 26. C’è qualcuno che è un po’ più avanti, ma la cosa importante è che si sente l’affiatamento tra tutti gli elementi. Cerco di avere una gestione che sia autorevole e non autoritaria, nel senso che c’è sicuramente un rapporto di confidenza con i ragazzi, ma alla fine ognuno rispetta il proprio ruolo. Sono persone educate e rispettose, ma in campo non tirano mai indietro la gamba. Non posso che parlarne bene fino a questo momento. Per quanto riguarda la società è molto all’avanguardia per certi aspetti, mentre in crescita sotto altri punti di vista. Il potenziale è altissimo in quanto ha dei mezzi incredibili per alzare progressivamente il valore delle proprie squadre, in particolar modo la struttura che è molto attrezzata. Dall’altra parte con il nuovo direttore stiamo crescendo moltissimo anche per quanto riguarda il contesto agonistico e la vera e propria competizione”. Infine, chiude tornando sul lavoro svolto in questa sosta e sugli aspetti da migliorare: “Oltre all’aspetto mentale, abbiamo spinto parecchio sulla parte fisica e atletica e si vede che il livello è salito rispetto a settembre: sono sincero quando dico che questi ragazzi si allenano a ritmi di categorie più alte. Poi ovviamente c’è la preparazione tattica che non può mai mancare e ci fa diventare una squadra vera e propria. Per quanto riguarda le carenze sicuramente ci poniamo come obiettivo quello di portare tutti i ragazzi sullo stesso livello rinforzando le loro consapevolezze e la loro tenuta mentale. Questo metterà me in difficoltà quando dovrò andare a fare delle scelte e aiuterà tutta la squadra a fare un ulteriore passo in avanti”.

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