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L'INTERVISTA
28 Marzo 2025
Fabio Del Monte (Foto ©Ostiamare)
Tre partite al gong della fine del campionato e un finale ancora tutto da scrivere per l’Ostiamare. Restano 9 punti in palio che possono fare la differenza per Fabio Del Monte e i suoi ragazzi. Il mister dei biancoviola ha visto un miglioramento della squadra dal suo arrivo, con il gruppo che si prepara ad affrontare la Boreale domenica in un match cruciale per la corsa ai playoff.
Mister, siamo arrivati alle battute finali della stagione. Come sta la squadra?
"La squadra sta bene, sono soddisfatto. Abbiamo fatto grandi passi avanti, soprattutto per quanto riguarda l'atteggiamento per stare in quella zona di classifica. Le ultime partite sono andate molto bene e quindi sono soddisfatto".
Il lato sportivo è importante, ma a questa età non è da sottovalutare la crescita del singolo ragazzo. Ha visto un miglioramento da quando è arrivato?
"Chiaramente, in questa categoria, la crescita è fondamentale. Il risultato arriva attraverso lo sviluppo dei ragazzi, che a questa età sono ancora come spugne. Più hanno modo di apprendere e più migliorano. La crescita deve essere sia tecnica che, soprattutto, mentale perché per stare in una piazza come Ostia, una realtà importante con una società prestigiosa e storica, bisogna anche saperci stare. L'atteggiamento fa la differenza, sia negli allenamenti che la domenica. Il risultato è frutto del lavoro settimanale e su questo ho insistito molto. Devo dire che i ragazzi sono cresciuti".
Su cosa ha puntato maggiormente?
"Come ho detto, ho lavorato molto sull'atteggiamento, sul gruppo e sulla solidità difensiva, concentrandomi soprattutto su questi tre aspetti. Chiaramente, il calcio è un open skill, quindi negli ultimi 20-30 metri entrano in gioco anche le qualità individuali dei giocatori, che cambiano la partita. Tuttavia, ho puntato molto sulla solidità difensiva, sul valore del gruppo che viene prima del singolo e l'importanza dell'atteggiamento negli allenamenti, fondamentali per apprendere il più possibile. A questa età sono ancora bambini ed è proprio in questo periodo che si costruisce il giocatore. Quando diventano grandi, diventa tutto più complicato".
Domenica avete la possibilità di continuare a sognare un posto nei playoff. Come sta preparando la sfida?
"Queste partite, come dico sempre ai ragazzi, non si preparano, si giocano. Quando affronti le squadre che stanno sopra, la voglia di vincere e di dare il massimo viene da sé. Detto questo, stiamo ovviamente lavorando per prepararci al meglio, consapevoli di avere di fronte una squadra importante, allenata da un ottimo tecnico che conosco bene e con un grande attaccante che ha già segnato 22 gol. Ci stiamo preparando con la consapevolezza che questa partita può essere decisiva per continuare a sognare, senza alcun timore, ma giocandocela. Non abbiamo nulla da perdere, non ci sentiamo inferiori a nessuna delle squadre sopra di noi. Da quando sono arrivato, in dieci partite abbiamo perso solo contro il Savio e per 50 minuti siamo riusciti a tenergli testa. Contro il Trastevere abbiamo pareggiato, ma avremmo meritato di vincere e anche con la Lodigiani è finita in parità. Ora ci manca la Boreale e vediamo se domenica anche la fortuna ci aiuta, visto che in qualche scontro forse non ci ha assistito. Siamo pronti, ci prepariamo senza paura, ma con il massimo rispetto per un avversario di valore".
Sente che è l’ultima spiaggia per agganciare il quarto posto?
"È sicuramente una gara importante, anche perché secondo me la corsa è sulla Boreale. Il Tor di Quinto, da qui alla fine, difficilmente perderà punti, anche se attualmente la Boreale è a quattro punti da noi e il Tor di Quinto a due. Ovviamente, nel calcio tutto può succedere, ma considerando il calendario questa partita per noi è fondamentale".
Al di là di come finirà il campionato. Come giudica la sua stagione?
"Considerando che sono arrivato da poco, sono soddisfatto, anzi, non mi aspettavo che le cose andassero così. Rilevare una squadra a stagione in corso è sempre difficile, perché devi trasmettere la tua identità in poco tempo. Non hai a disposizione tutta la fase di preparazione, le amichevoli e devi conoscere rapidamente i ragazzi e non hai tutto quel tempo per incidere. Chi subentra deve essere anche un po' pratico, evitando di stravolgere tutto e cercando di semplificare. Altrimenti, il rischio è di commettere errori. L'obiettivo deve essere quello di fare meno danni possibile, soprattutto con ragazzi di questa età".
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