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IL PUNTO
23 Giugno 2014
Daniele Franceschini ©Gazzetta Regionale
Ti risvegli un lunedì mattina a Chianciano, fai un attimo mente locale e ti ritorna subito in mente che è il giorno in cui devi tifare Roma. Niente di strano, se non fosse che la persona in questione risponde al nome di Daniele Franceschini, allenatore della Lazio Giovanissimi. Il discorso è semplicissimo, sia da comprendere, che da spiegare: i biancocelesti devono battere il Napoli con tre gol di scarto e se, contemporaneamente, la Roma uscisse vittoriosa dallo scontro con la Juventus, permetterebbe a Franceschini di agganciare i bianconeri e qualificarsi come seconda in virtù di una migliore differenza reti. Sarà interessante osservare l'atteggiamento del Napoli già eliminato, anche se la Lazio non ha alibi e non deve crearsene: l'imperativo è vincere, anzi stravincere per poi congiungere le mani e sperare in un favore dei cugini. Metti che poi ti risvegli un martedì mattina a Chianciano e ti ritorna subito in mente che il giorno prima hai fatto bene a tifare Roma e che ora sei in semifinale. Una speranza, un sogno ma tentar non nuoce. Gli appuntamenti sono fissati ad Asciano e a Ponte a Tressa alle ore 18.00. La Juve non vuole distrarsi, la Roma sarà in qualche modo ancora protagonista, ma stavolta del destino della Lazio; Franceschini vuole tentare l'impresa, consapevole del fatto che sognare non costa nulla.
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