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Corazzata Inter: scopriamo lo squadrone di Bellinzaghi

I nerazzurri saranno i prossimi avversari della Roma nella finale della Nike Premier Cup. Forza fisica e tanta qualità per i campioni d'Italia in carica e finalisti della passata edizione

Domani arriva la resa dei conti, l'ultimo e decisivo atto di questa Nike Premier Cup. La Roma di D'Andrea, dopo aver superato Frosinone ed Empoli, scenderà in campo contro l'Inter. I nerazzurri, dal canto loro, si presentano a questa finale forti della vittoria contro l'Atalanta in quella che potrebbe tranquillamente essere definita come una vera e propria finale anticipata.


Le caratteristiche Guardando l'undici di Bellinzaghi la prima cosa che salta agli occhi è sicuramente lo strapotere fisico. Squadra muscolare e ben strutturata quella nerazzurra che sfrutta la forza di cui dispongono gran parte dei suoi elementi. A partire dalla difesa, passando poi per centrocampo sino all'attacco, non c'è un reparto in cui l'Inter faccia fatica ad emergere con prepotenza. Da questo punto di vista la Roma potrebbe incontrare le maggiori difficoltà con i calci piazzati che diventano davvero un terreno minato su cui D'Andrea e i suoi dovranno sapersi muovere con estrema cura. A colpire c'è anche la qualità di alcune seconde linee che non hanno sfigurato come Carta, in difesa, Opoku a centrocampo e Sironi là davanti.


Osservati speciali Nel corso della manifestazione, l'Inter ha messo in mostra più di qualche gioiello. Tra i tanti, ne spicca sicuramente qualcuno che sta dimostrando di essere in ottima forma. Partendo dalla difesa, la coppia centrale formata dal ruvido Kajganic e dal più elegante Baruffi ha dato buona prova (entrambi pericolosi sui calci piazzati come dimostrato contro Udinese e Atalanta) con Guedegbe e Colombini a dare rapidità sugli esterni. Sulle corsie laterali occhio soprattutto ad Ansani. L'ala nerazzurra ha già colpito dimostrandosi prezioso anche in fase di rifinitura. Giocatore dal dribbling facile e dal destro secco, va sicuramente tenuto a bada. Nel mezzo, Bellinzaghi si affida alle geometrie di Mangiarotti e al dinamismo di Duse che sa però districarsi al meglio in entrambe le fasi di gioco. In questo torneo ha però speso tanto, vedremo domani se arriverà, o meno, a questa finale con la spia della riserva accesa. Davanti la Roma dovrà guardarsi da due dei giocatori più pericolosi visti in questa Nike Premier Cup. Vergani, pur essendo un po' macchinoso, ha dimostrato sul campo di saper far gol. Il numero nove dell'Inter ha il compito di aprire gli spazi e pulire palloni ma dalla sua ha un'incredibile freddezza sotto porta. La star nerazzurra è però il 2002 Sakho. L'attaccante, simile a Bamba per caratteristiche, è la punta di diamante di una squadra a cui da imprevedibilità e rapidità grazie ad una velocità palla al piede e a una capacità di saltare l'uomo decisamente sopra la media.


Inutile dire che per la Roma sarà una gara tutt'altro che semplice ma, la formazione di D'andrea, ha già dimostrato di avere le qualità necessarie per poter far male a chiunque. Fatica accumulata e nervi tesi si faranno sentire durante quaranta minuti che, mai come stavolta, saranno decisivi.

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