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Roma: muro Santese, Chierico illumina, rivelazione Silipo
La sconfitta in finale non cancella l'ottima prestazione giallorossa alla Nike Premier Cup. Il difensore è una sicurezza, il centrocampista non sbaglia nulla e l'attaccante è decisivo come mai
La Roma di D'Andrea si è fermata ad un passo dal sogno. La doppietta di Vergani non può però cancellare quanto di buono fatto dai giallorossi in una Nike Premier Cup in cui sono mancate un paio di sorprese. Difesa, centrocampo e attacco: ciascuno dei tre reparti della compagine di Trigoria ha infatti avuto al proprio interno un vero e proprio trascinatore.
Difesa Il reparto arretrato di D'Andrea è stato uno dei più positivi. Nessun gol subito sino alla fine del primo tempo della finale di quello che è il torneo più importante d'Italia. Numeri che parlano da soli e che non fanno altro che sottolineare il rendimento del pacchetto arretrato che è cambiato nei singoli ma non nella sostanza. Uno dei migliori è stato sicuramente il centrale Santese che, tolta qualche sbavatura contro l'Inter, ha disputato una Nike Premier Cup decisamente positiva. Autoritario e pulito negli interventi, difficile chiedere di più ad un difensore. Nota lieta anche Parodi che, soprattutto nella finale contro i nerazzurri, ha stupito per personalità e solidità. Non è un caso infatti se, proprio dalla sua parte, alla fine del primo tempo Bellinzaghi è corso ai ripari sostituendo Russo con Opoku.
Centrocampo Con Riccardi che si è acceso solamente a tratti a tessere la trama della manovra giallorossa c'è stato un Chierico mai visto tanto ispirato. Il “volante” di Trigoria, in questa Nike Premier Cup, ha cambiato decisamente passo rispetto al campionato. In stagione, il cinque di D'Andrea non ha mai espresso un potenziale che invece è emerso con prepotenza in terra abruzzese. Personalità e capacità di gestire il pallone anche in momenti di gioco decisamente frenetici, soprattutto contro avversari tosti com'è stato l'Inter, lo hanno di fatto reso uno dei migliori registi visti all'opera sui sintetici di Città Sant'Angelo. Se riuscisse ad esprimersi su questi livelli anche nel finale di stagione sarebbe un “acquisto” decisamente prezioso per la Roma.
Attacco La Roma ha segnato poco, è vero, ma qualcuno ha comunque lasciato intravedere un paio di guizzi interessanti. Bamba, pur non finendo nel tabellino dei marcatori, ha comunque il merito di essere entrato in ogni azione pericolosa dei giallorossi. Suo l'assist per il gol di Riccardi nei quarti contro il Frosinone, sempre lui a guadagnarsi il rigore decisivo contro l'Empoli trasformato poi da Silipo. Proprio Silipo è stata la sorpresa più bella del torneo. Quando in molti si chiedevano come D'Andrea avrebbe saputo far fronte all'assenza di uno come Cangiano, ci ha pensato lui a togliere le castagne dal fuoco all'allenatore. Due gol pesanti, il primo decisivo contro l'Hellas Verona e il secondo che ha portato i ragazzi di Trigoria in finale. Peccato per quella palla calciata a lato contro l'Inter altrimenti staremmo qui a parlare di una vera e propria favola calcistica.