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Alla conquista della Capitale: ora qualcosa è cambiato?

Scopriamo, attraverso i numeri, se ci sono davvero delle differenze nel cammino di Roma e Lazio rispetto all'andata

07 Aprile 2016

Del Mastro marcato all'andata (©De Cesaris)

Del Mastro marcato all'andata (©De Cesaris)

Sono passati quattro mesi e poco più dall'ultima volta che si sono trovate una di fronte all'altra. In mezzo, per Roma e Lazio, un campionato e un paio di appuntamenti importanti come la Nike Premier Cup (solo per i giallorossi, ndr) e il Memorial Gusella. Ora però, le corazzate di D'Andrea e Ruggeri si affronteranno di nuovo, in un derby a cui entrambe si presentano in maniera differente rispetto alla sfida del Gentili.

Del Mastro marcato all'andata (©De Cesaris)

Roma, meno extraterrestre? La gara d'andata offriva uno scenario ben preciso. La Roma di D'Andrea arrivava alla stracittadina con un percorso netto e a dir poco sorprendente. Nove vittorie in altrettante gare con uno score esagerato. Addirittura 44 i gol fatti dai giallorossi a fronte di solo 4 reti incassate. Numeri che lasciavano ben poco spazio ai sogni se confrontati con quelli di una Lazio che era andata in gol 20 volte, subendo 7 reti. Un divario che poi in campo, vuoi per la qualità e il cuore degli interpreti, vuoi per le dimensioni ristrette del Gentili, ha finito con l'appianarsi. Rispetto all'andata adesso i numeri sembrano però decisamente più equilibrati. Dopo il giro di boa infatti la Roma ha esultato per 28 volte (16 in meno) prendendo 5 gol (1 in più). Di contro la Lazio ha mantenuto una media simile all'andata: 22 gol fatti (due in più) e 8 subiti (1 in più). Numeri che però non devono trarre in inganno. Pensare che la Roma sia in difficoltà sarebbe un errore madornale. I giallorossi infatti continuano a macinare gioco e avversari che, a differenza della prima parte di stagione, si sono fatti decisamente più prudenti. Questo, assieme ad un calendario piuttosto fitto di impegni, ha fatto sì che ci si stata una naturale flessione nel cammino di una squadra che ora è sì meno extraterrestre ma che comunque mantiene il miglior attacco d'Italia e la seconda difesa meno battuta, dietro solamente a quella della Fiorentina che ha subito un gol in meno.


Il gap s'è accorciato Continuando a snocciolare i numeri di Roma e Lazio ci si rende conto di come la truppa di Ruggeri sia cresciuta rispetto alla prima parte di stagione. Se il conteggio dei gol fatti e subiti è rimasto praticamente identico, così non è per quello decisamente più importante dei punti portati a casa. Nelle prime nove partite del campionato la Roma aveva centrato l'en plein. 27 punti sui 27 a disposizione, contro dei biancocelesti che si erano (foto @DeCesaris)fermati a 19. Un distacco di 8 punti che, a guardare le nove partite del girone di ritorno, sono scesi vertiginosamente. La differenza nella seconda metà di stagione è infatti solamente di 1 punto, dato che la Roma ne ha conquistati 25 contro i 24 dei cugini. Differenza reti e ruolino di marcia chiariscono quindi come i giallorossi continuino a restare favoriti ma la crescita tangibile che ha avuto il gruppo di Ruggeri, assieme allo slancio che ha ora in campionato, rendono la Lazio un avversario che va tutt'altro che sottovalutato.


Non resta quindi che aspettare e lasciare al campo l'ultima parola in vista di una stracittadina che, mai come ora, è aperta a qualsiasi risultato. Domani non perderti la seconda parte del nostro speciale “Alla conquista della Capitale” dove guarderemo da vicino i due giocatori che hanno segnato di più in questo 2016 e che, guarda caso, saranno proprio uno di fronte all'altro nel prossimo derby.

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