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il personaggio

La Roma riscopre Cangiano e ora sogna in grande

Portato a Trigoria dall'osservatore che scoprì Verde e Scamacca, l'ala ieri è andato a segno dopo appena 120 secondi dal suo ingresso in campo. Assente per infortunio al Torneo Nike ora può far volare i suoi...

21 Giugno 2016

L'esultanza di Cangiano dopo il gol al Cesena © GazReg

L'esultanza di Cangiano dopo il gol al Cesena © GazReg

Chierico prende palla al limite dell'area, filtrante da applausi per Cangiano che non sbaglia e firma il 2-1 con un diagonale che non lascia scampo a Colombo. Contro il Cesena, Gianmarco Cangiano si è presentato così. Gli sono bastati appena centoventi secondi, giusto il tempo di mettere piede in campo dopo un primo tempo in cui era rimasto a guardare i compagni dalla panchina. Un esordio alla Final Eight da brividi in cui, l'estrosa ala giallorossa ha dato l'ennesima prova di essere uno di quelli che questa Roma la può portare davvero lontano...



L'esultanza di Cangiano dopo il gol al Cesena © GazReg
Da Ragusa a Trigoria nel segno del calcio La storia di Gianmarco Cangiano parte da lontano. Con il calcio nel sangue, visto che il padre “Sasà” è allenatore con un passato da calciatore così come lo è anche il fratello maggiore, questo classe 2001 dimostra subito di avere un certo feeling con il calcio. Tira i primi calci al pallone nel Ragusa, visto che il padre giocava lì in Sicilia. All'età di sette anni il trasferimento nel Lazio, visto che Sasà passa al Palestrina. Lui lo segue e indossa i colori arancioverdi fino ai nove anni. Lì qualcosa cambia, incontra sulla sua strada Stefano Palmieri, che tanto per esser chiari è quello che solo per fare qualche nome ha portato in giallorosso gente come Verde e Scamacca. L'osservatore non se lo lascia sfuggire e così, finalmente, Gianmarco Cangiano sbarca a Trigoria e veste la maglia della Roma.


Magic Box Qui Gianmarco, nonostante un fisico minuto, impiega poco a guadagnarsi la luce dei riflettori. Destro vellutato e tecnica sopraffina per un'ala tutta velocità e dribbling. Attaccante esterno nel 4-3-3 di D'Andrea, è spesso schierato a sinistra (seppur in stagione abbia saputo disimpegnarsi anche sulla fascia destra, ndr) per rientrare e sfruttare così la sua capacità di andare al tiro o di mandare in porta il compagno. In un gruppo dove la qualità non manca, Cangiano riesce comunque a brillare (andatevi a riguardare il gol segnato a Trigoria contro il Frosinone, ndr). Il ragazzo è forse l'elemento più estroso a disposizione del tecnico giallorosso, con una capacità di saltare l'uomo fuori dal comune. Rapidità nello stretto e una fantasia decisamente spiccata lo rendono l'assistman principale del tridente della Roma. Un gol e un assist anche ieri, ad una Final Eight a cui è arrivato dopo una seconda metà di stagione decisamente travagliata a causa di un paio di infortuni che lo hanno costretto a saltare anche un appuntamento importante come quello del Torneo Nike. Cangiano, anche su un palcoscenico rovente come quello delle finali, ha ora l'opportunità di continuare a regalare quelle magie che a Trigoria sono ormai “abituati” a vedere. La Roma sogna lo scudetto e, con un Cangiano così, tutto diventa possibile...

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