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l'intervista

D'Andrea: "Nei big match questi ragazzi non deludono mai"

Il tecnico della Roma dopo la qualificazione: "Questa era l'occasione ideale per ritrovarsi. Bamba? Un diamante grezzo". Lorenzi: "Dato spazio a chi ha giocato meno. Cortinovis? Le lastre dicono niente di rotto"

24 Giugno 2016

D'Andrea, tecnico della Roma (foto DeCesaris)

D'Andrea, tecnico della Roma (foto DeCesaris)

La Roma si gode il passaggio del turno. Oltre che per l'approdo in semifinale, questo è un successo importante per i giallorossi, vuoi perchè ottenuto contro una corazzata come l'Atalanta, vuoi perchè arrivato dopo un paio di uscite non proprio brillanti. Dopo la partita abbiamo dato la parola ai due tecnici, D'Andrea e Lorenzi che ci hanno raccontato le emozioni del match.



D'Andrea, tecnico della Roma (foto DeCesaris)Bentornati Contro l'Atalanta si è rivista la vera Roma. Dopo le gare contro Cesena ed Empoli i ragazzi di Valerio D'Andrea si sono svegliati dal torpore iniziale e hanno portato a casa la qualificazione: “Questa era l'occasione ideale per ritrovarsi, in un grande stadio e contro un avversario davvero forte. Questa per noi era la partita della vita e i ragazzi hanno risposto presente. Nel corso dei tre anni questa squadra ha sempre dimostrato di saper rispondere presente negli appuntamenti importanti”. Importante soprattutto la risposta di un Bamba Mory che, dopo due giri a vuoto, è tornato a segnare: “Da Mory ci si aspetta sempre tanto ma non può sempre giocare da dieci o può sempre risolvere la partita. E' un diamante grezzo, deve ancora crescere tanto, però quando si accende fa la differenza. A me quello che preme dire è che Bamba è un giocatore fortissimo ma la Roma deve giocare a prescindere da lui. Abbiamo battuto l'Atalanta – continua poi D'Andrea - perchè abbiamo avuto un grande cuore e perchè ci abbiamo messo tutto quello che potevamo e anche di più. A tutto ciò abbiamo saputo unire la grande qualità che abbiamo noi e il grande collettivo”. In chiusura D'Andrea ci regala anche un paio di battute su un altro rientro fondamentale come è stato quello di Chierico, assente contro l'Empoli: “E' importante perchè non abbiamo in rosa un altro giocatore con le sue caratteristiche. Ha personalità, grande qualità tecnica ed è il cervello della squadra nella costruzione bassa ma anche nel recupero della palla. Come tutti non è indispensabile ma – chiude poi ridendo - se c'è è meglio”.

Lorenzi, mister dell'Atalanta (foto DeCesaris)Turnover aspettando Cortinovis Per l'occasione, il tecnico dell'Atalanta Stefano Lorenzi, ha dato spazio a qualcuno che ha giocato meno. Una scelta dettata dai tanti impegni ravvicinati a cui i suoi sono chiamati durante questa Final Eight: “Visto il caldo e una qualificazione che avevamo ormai in pugno ho deciso di dare spazio a cinque elementi che magari avevano giocato meno. Alla fine abbiamo comunque disputato una buona gara, abbiamo preso gol su due calci da fermo e – continua poi Lorenzi – l'occasione migliore l'abbiamo avuta noi nel primo tempo anche se poi l'abbiamo sprecata. Oggi si è vissuto un po' sugli episodi, con la Roma ci siamo conosciuti, ci siamo scoperti, e ora speriamo di rincontrarci in finale”. Grande assente nel match è stato sicuramente Alessandro Cortinovis che, dopo quella con il Cesena, ha saltato anche la sfida con i giallorossi. Giocatore fondamentale per l'Atalanta che lo stesso Lorenzi spera di recuperare per la semifinale: “Gli abbiamo concesso un paio di giorni di riposo. Il ragazzo – ci rivela lo stesso tecnico atalantino – non ha niente di grave, le lastre hanno evitato il peggio. Ora ci sono altri due giorni liberi e quindi speriamo di averlo per la semifinale. Al suo posto ha giocato Traorè che ha fatto bene anche oggi, di alternative ne abbiamo ma per la semifinale speriamo di aver tutti a disposizione”.

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