Cerca

l'intervista

Alla scoperta del Vicenza, la rivelazione della Final Eight

Il responsabile del settore giovanile biancorosso, Antonio Mandato, ci svela i segreti dell'ascesa del gruppo del tecnico Zanini, da un avvio di campionato tutto in salita ad una storica semifinale scudetto

25 Giugno 2016

Il Vicenza è la rivelazione di questa Final Eight

Il Vicenza è la rivelazione di questa Final Eight

Quella del Vicenza è, senza dubbio, la favola più bella di questa Final Eight. La Cenerentola biancorossa, dopo una stagione iniziata tutta in salita e un cambio tecnico che ha portato in panchina Nicola Zanini, ha però ben presto sfilato l'abito da sera a favore dell'elmetto. Un campionato chiuso in seconda posizione dopo una rimonta incredibile (basti pensare che dopo sette giornate i veneti erano penultimi con appena 5 punti, ndr) ha aperto le porte a dei playoff che sono stati il trampolino di quella che oggi può essere tranquillamente definita come una vera propria “ammazzagrandi”.


Il Vicenza è la rivelazione di questa Final EightRivelazione Trovarsi qui a parlare del Vicenza come una delle prime quattro squadre d'Italia è alquanto inaspettato. L'undici biancorosso, alla vigilia del campionato, si sarebbe aspettato tutto fuorché ritrovarsi a questo punto dell'anno a giocarsi una semifinale scudetto. Risultato storico oltre che sorprendente per la società veneta: “E' sicuramente un risultato inaspettato e, di conseguenza, tutto questo ci rende ancora più orgogliosi – ci rivela Antonio Mandato, il responsabile del settore giovanile del Vicenza – Siamo partiti maluccio poi si è deciso per un cambio tecnico e da lì c'è stata la svolta. Dopo il ko con il Brescia, abbiamo inanellato una serie di vittorie che ci ha portato a chiudere il girone al secondo posto dietro l'Udinese”. Una scalata vertiginosa che non fa altro che sottolineare come questa squadra, con il passare delle giornate, abbia saputo crescere e maturare: “Il merito va ai ragazzi e allo staff tecnico. Zanini, a cui va il ringraziamento più grande, li ha fatti crescere sia dal punto di vista che calcistico, cementando un grande gruppo. Ringrazio anche il preparatore dei portieri Guerretta e il nostro preparatore atletico, il prof. Girotto. Ho visto recentemente giocare i ragazzi e vederli tenere un ritmo alto sino alla fine con questo caldo, è sicuramente indice dell'ottimo lavoro svolto”.


Torino e Napoli le vittime illustri cadute sotto i colpi del Vicenza Ammazzagrandi Alcune delle pagine più belle dell'anno, il Vicenza le scrive sulla strada per approdare alla Final Eight. I playoff vengono infatti affrontati dai biancorossi come poco più di una semplice scommessa. Quattro partite complessive, contro due avversari d'eccezione quali Torino e Napoli, in cui i veneti riscrivono di fatto la storia di queste finali. “Passare contro il Torino è stata una sorpresa – ci confida Mandato - ma da lì in poi l'autostima dei ragazzi è cresciuta tant'è che poi abbiamo eliminato anche il Napoli che arrivava alla sfida con noi senza aver mai perso neanche una partita. Abbiamo fatto due grandi gare, soprattutto in casa loro, dove abbiamo dominato anche sul piano del gioco”. Con l'arrivo alla Final Eight la lista delle vittime eccellenti cadute sotto i colpi del Vicenza si allarga, non più solo Napoli e Torino, ma anche quel Palermo che ha fatto fuori la Lazio e il Pescara che ha mandato a casa addirittura l'Inter. Adesso, nel mirino biancorosso, c'è la Roma...


Antonio Mandato, responsabile del settore giovanile e membro del cda del VicenzaQualità Sebbene l'undici di Zanini arrivi a questa semifinale da rivelazione assoluta, non bisogna commettere l'errore di sottovalutare la compagine biancorossa che di certo non ha raggiunto un simile traguardo per caso. Il Vicenza può infatti contare su un paio di elementi di tutto rispetto e da cui la Roma, in primis, dovrà guardarsi. “Siamo qui senza aver rubato mai nulla – afferma orgoglioso Mandato - le partite le abbiamo sempre giocate a viso aperto e gli avversari stessi hanno riconosciuto il nostro valore. Finita la gara contro il Palermo, Bosi il mister della Primavera che era allo stadio, pur essendo amareggiato ci ha fatto i complimenti e questo fa davvero piacere”. Occhio dunque al difensore Migliorini, che lo stesso Mandato definisce come “un piccolo Brighenti” (che sarebbe il capitano della prima squadra veneta, ndr), al centrocampista Metlika e soprattutto al fantasista De Rigo su cui Mandato ci regala un paio di battute: “Se dovessi fare un nome per queste finali dico De Rigo, senza per questo togliere nulla agli altri. Lui ha dei colpi incredibili, quando è in giornata è un vero e proprio trascinatore”. In chiusura al responsabile del settore giovanile biancorosso abbiamo chiesto un commento sulla prossima sfida contro la Roma: “Sono realista. La conosciamo e sappiamo che hanno qualcosa in più ma se la dovranno giocare. In fondo anche il Torino, il Napoli, il Pescara, il Genoa, il Palermo, tutti godevano dei favori del pronostico contro di noi eppure sappiamo tutti come è andata...”. D'Andrea è avvisato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni