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LE INTERVISTE
29 Giugno 2016
D'Andrea a fine gara ©De Cesaris
Difficile nascondere l'amarezza dopo un cammino fantastico, dopo una finale persa solo ai supplementari contro un'infinita Atalanta. Valerio D'Andrea accetta il verdetto e batte le mani ai suoi ragazzi: “Faccio i complimenti alla mia squadra, siamo arrivati in fondo a tutte le competizioni e abbiamo dimostrato ancora una volta di potercela giocare con tutti. Perdere così dispiace tanto, ma davanti alla giocata di Traore non possiamo che applaudire. Purtroppo, dal secondo tempo in poi, la loro fisicità ha fatto la differenza e abbiamo accusato la stanchezza accumulata in tutta la Final Eight: è mancata la lucidità in ripartenza e il guizzo lì davanti, quello che invece hanno trovato i nostri avversari” Un triennio che rimane comunque stupendo quello dei 2001 giallorossi, dai Fascia B Provinciali alla finale del Manuzzi: “Quando siamo partiti nel 2014 sognavamo di essere qui e ce l'abbiamo fatta. Sono stati tre anni stupendi, in cui siamo incappati solamente in tre sconfitte: non male direi...”. Poi il futuro: “L'anno prossimo? Non lo so, vediamo che succede. Io sono legato a questi colori, sono a disposizione della società e so che questa partita potrebbe anche essere stata l'ultima alla guida di questo gruppo”. D'Andrea conclude con un aneddoto: “Gyabuaa? Eravamo vicini a lui: era in uscita dal Parma, poi però all'ultimo ha scelto di andare all'Atalanta”
Stefano Lorenzi, tecnico dell'Atalanta, si gode lo Scudetto, ma si complimenta con la Roma, capace di tenere in bilico fino all'ultimo il risultato: “È stata una bellissima gara, una finale ben giocata da entrambe. Dopo una partita del genere, il calcio italiano fa ben sperare in chiave futura. Dedico la vittoria alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei figli e a tutta l'Atalanta, dal presidente a tutti quelli che lavorano nell'ombra. La chiave della vittoria? Siamo stati bravi a non perdere le distanze e a concedere poche ripartenze alla Roma. Dopo l'intervallo ci siamo difesi con più attenzione e abbiamo capitalizzato al meglio grazie alla prodezza di Traore” Entusiasti anche i due campioncini che hanno deciso il match. “Una vittoria meritata, una partita giocata grazie alla forza del gruppo” esordisce Alessandro Cortinovis “Quel gol che ha chiuso la partita è stata una delle emozioni più belle della mia vita e farlo supplementari è ancora più bello”. Amad Traoré, che con la sua prodezza ha praticamente regalato lo Scudetto all'Atalanta, non nasconde l'emozione: “Mi sento benissimo dopo una partita così. È stata una gara difficile e sono contento di averla decisa con un bel gol. Dedico la vittoria a mia madre e a tutti i miei amici”
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