Cerca
Focus
15 Febbraio 2019
Filippo Missori
“Troppe emozioni rendono insensibili” cantavano i Bluvertigo nel 1997. Filippo Missori non era nemmeno nei pensieri dei suoi genitori. Sarebbe venuto al mondo solo 7 anni dopo, nel 2004, senza che le parole di Morgan&co. potessero toccarlo in alcun modo.
Quella che sta per concludersi è evidentemente la settimana del terzino destro della Roma Under 15. Non solo per la convocazione con la nazionale di categoria e la doppia partecipazione nelle amichevoli contro la Turchia. Ma soprattutto per il gol che ha sbloccato la seconda partita: terminata poi 3-2 per l’Italia. Sarà che le “troppe emozioni rendono insensibili” ma non per Filippo. Il suo cuore batte il doppio: per la maglia della Roma e per quella azzurra.
Pescato dalla Romulea sei anni fa, Missori è approdato definitivamente a Trigoria due stagioni fa. Tra i tecnici incontrati c'è Alessandro Rubinacci che lo ha tenuto a battesimo nel suo primo anno di Giovanissimi Fascia B. Dotato di una presenza tattica invidiabile, Filippo ha sempre giocato terzino. Preferibilmente a destra. Nulla, però, gli vieta di scalare per fare il difensore centrale, vista la buona prestanza fisica, o addirittura di cambiare fascia e spostarsi sull’out sinistro.
Dotato di una progressione invidiabile, caratteristica che gli ha permesso anche di segnare il gol contro la Turchia, per Missori non è la prima apparizione in maglia azzurra: un mese fa, infatti, aveva già partecipato al raduno indetto dal CT Patrizia Panico.
E il futuro? Appare roseo per il numero 2 dell’Under 15 romanista. E se proprio non dovesse esserlo, speriamo sia almeno giallorosso.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni