Tanrivermis: il double tricolore, la sua Roma e il futuro

Tugberk Tanrivermis è sul tetto d'Italia. Il giovanissimo tecnico turco, alla sua prima stagione in giallorosso, centra un'accoppiata storica. La sua Roma si prende tutto, Scudetto e Supercoppa confermandosi così come la squadra più forte d'Italia. Dopo il 5-1 al Piacenza il tecnico ci svela le sue sensazioni al termine di un anno a dir poco magico: “Io credo che nel calcio, così come nella vita, chi lavora sempre e non molla mai può sempre riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Davanti a noi ci sono continuamente ostacoli o sfide sempre nuove ma attraverso il sacrifico, la capacità di saper soffrire e il credere sempre in sé stessi si raggiunge il successo. Questo, se mai ce ne fosse uno, è stato il nostro vero segreto”.

I segreti della sua Roma A colpire è stato soprattutto il modo in cui la Roma Under 15 ha saputo imporsi sui suoi avversari. I giallorossi hanno giocato un calcio fluido, sempre propositivo e dominante sotto l'aspetto del possesso palla. Un'identità ben precisa che Tanrivermis spiega così: “Questa è l'idea mia ma non solo, perchè alla Roma abbiamo tutti la stessa metodologia e cerchiamo di giocare allo stesso modo, con la medesima fluidità. Poi ti dico che personalmente mi piace avere la palla, creare azioni e una squadra sempre offensiva però, per far questo, la base è saper difendere. Qualcuno può credere che, visto che abbiamo spesso il pallone, non pensiamo a difenderci ma non è così. La chiave è sempre nella difesa, chi conosce solo l'attacco prende per forza di cose tanti gol noi invece ci concentriamo per prima cosa su come difendere la porta, su come fare pressing e su come riconquistare il pallone per poi arrivare alla porta avversaria”.

Il futuro Dopo aver fatto il pieno di titoli per Tanrivermis è tempo di ricaricare le pile in vista di un futuro che sembra proprio sarà ancora a chiare tinte giallorosse. Tarantino, intercettato proprio al termine dell'intervista al tecnico turco, non lascia spazio a particolari dubbi: “Noi siamo contenti, quando abbiamo chiamato Tugberk abbiamo sempre detto che sarebbe stato un viaggio lungo. E' un investimento che facciamo sulle persone quindi, se non ci sono situazioni straordinarie che vedono a volte la crescita esponenziale di un tecnico che non si può tenere perchè ha la possibilità magari di lavorare a livelli più alti, siamo contenti e speriamo di averlo con noi anche il prossimo anno”.