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Oltre il risultato: Carincilandia, il rewind del match di Pescara

L'epilogo del big match in terra abruzzese non delegittima il percorso fantastico dei ciociari. Episodi decisivi: si guarda al Crotone con grande fiducia

28 Gennaio 2020

Frosinone, Lorenzo Carinci ©FrosinoneCalcio

Frosinone, Lorenzo Carinci ©FrosinoneCalcio

Frosinone, Lorenzo Carinci ©FrosinoneCalcio

Pescara-Frosinone 3-0. Il calcio è questa cosa inspiegabile e perciò affascinante. Hai una collana di occasioni nell'arco di un'intera gara e alla fine ti ritrovi a mani vuote. Beh, a mani vuote per quelli che tra i due bicchieri con sopra scritto "RISULTATISTI" e "GIOCHISTI" guardano ossessivamente e sempre dentro al primo recipiente. Quanti, per lungimiranza e idee di alto profilo - specialmente nel settore giovanile - direzionano lo sguardo oltre la siepe della tirannide numerica, analizzano un match secondo altri parametri. Per esempio: quale squadra ha costruito le migliori opportunità da gol sullo 0-0? Quale squadra ha avuto il predominio territoriale, sciupando purtroppo l'inverosimile e costruendo attraverso una chiara e comprovata filosofia di gioco? Risposta facile: il Frosinone di Lorenzo Carinci.


Sorte maligna. Crotone per ripartire

Gli allenatori che educano un'idea, nel mare magnum dei furbetti del risultato, rischiano di diventare ingenui poeti del nulla. Eh nossignori, non è così. Il Frosinone ha perso entrambi i confronti con il Pescara: dato certo e inconfutabile, ma il risultato è giusto? Troppo netto? Bugiardo? Rispetto all'andata i ciociari hanno avuto predominio territoriale e sono stati attenti alle ripartenze biancazzurre. Poi il cinismo si sa è roba da grandi e ragazzi al secondo-terzo anno di agonistica hanno tutto il tempo per apprenderlo e metterlo nel bagaglio esperenziale. La prestazione a livello corale c'è stata, in fase di costruzione i leoncini sono stati precisi, ma la maggior fisicità e struttura del reparto offensivo pescarese ha delineato il confine tra la vittoria e la sconfitta. Probabilmente i delfini hanno pensato più al risultato e hanno rischiato molto meno di quanto sono abituati a fare. Un'ottima squadra che ragiona già con una mentalità da "grande". Per il Frosinone la rotta non cambia: domenica alla Città dello Sport arriverà il Crotone, ultimo in classifica. Da un big match a un testa-coda. Guai a sottovalutarlo. Il bello viene adesso.



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