Focus
Roma, uno sguardo ai reparti: il centrocampo di Tanrivermis
La mediana giallorossa si è rivelata fondamentale per la rincorsa giallorossa verso i piani alti del girone
La crescita della Roma in questa stagione è stata evidente, merito all'organizzazione improntata dal tecnico Tugberk Tanrivermis che pian piano ha saputo infondere le proprie idee nella mente e nelle gambe dei 2005. La miglior difesa del girone ed il secondo attacco più prolifico del raggruppamento avvalorano il grande lavoro svolto dall'allenatore turco sulla panchina giallorossa, ma il segreto di questa solidità è forse riscontrabile proprio nel centrocampo. Un reparto che ha subito diverse variazioni nel corso dell'anno per quanto concerne gli interpreti ma, nonostante ciò, non ha mai perso la sua efficacia. Tanto nel proteggere il pacchetto arretrato, quanto nell'appoggiare le trame offensive. Uno dei pilastri fondamentali è stato senza alcun dubbio Paolo De Angelis: l'intermedio ex Grifone Monteverde ha risposto alla grande al salto nel professionismo ergendosi a pilastro della formazione capitolina. Muscoli, fisico e tanta corsa che spesso danno manforte alla retroguardia proteggendola dagli attacchi avversari, senza dimenticare un carisma da leader assoluto. Sul versante opposto, ovvero quello di sinistra, ha quasi sempre agito Fabrizio Marazzotti, la stella di questa squadra. Già arrivato in doppia cifra, il talento cresciuto nella Spes Artiglio ha dato quella marcia in più alla Roma. Con meno compiti difensivi rispetto al collega De Angelis, ma con più libertà di supportare l'attacco giallorosso, si è sempre rivelato una spina nel fianco delle difese avversarie ed il bottino di reti lo conferma. La zona centrale, invece, è la parte di campo che ha cambiato pelle più volte, tanto per i giocatori schierati quanto per il modo di interpretare il ruolo. Ad inizio stagione Tanrivermis ha affidato le chiavi del centrocampo a Touadi, mediano più che regista (a dimostrazione di questo il fatto che giochi anche da difensore centrale). Soluzione riproposta in alcune sfide dal tasso di difficoltà più elevato, o meglio, nelle gare in cui gli avversari avevano maggior qualità offensiva, così da creare una vera e propria barriera davanti la difesa. Successivamente si sono alternati invece Rozzi e Cichella, partiti in sordina hanno convinto Tanrivermis che ha affidato loro la cabina di regia. Differentemente da Touadi, dispongono di un bagaglio tecnico più elevato, facendo del palleggio e delle geometrie l'arma principale, di conseguenza maggiormente utili nelle partite in cui è necessario far correre a vuoto gli avversari per trovare il varco vincente. Negli ultimi tempi è salito in cattedra Leonardo Graziani, uno dei talenti più puri del vivaio romanista. Superati alcuni problemi fisici che lo avevano tenuto ai box nella prima parte di stagione, il fantasista reatino è cresciuto in maniera esponenziale. Un miglioramento netto sotto tutti i punti di vista, culminato (per ora) con quella prestazione da applausi contro il Frosinone.