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Stagione sicuramente positiva per il numero 10 biancoceleste, che è andato a segno nelle ultime due gare facendo vedere ottime giocate
09 Febbraio 2022
Lorenzo Miconi, numero 10 della Lazio (Foto © Cervera)
In una stagione finora travagliata, con continui sali e scendi, che non hanno mai dato quella tanto desiderata stabilità, adesso Simone Gonini comincia ad intravedere uno dei suoi capisaldi. Difatti la Lazio quest’anno non può prescindere dal rendimento molto elevato di Lorenzo Miconi. Il diez delle aquile è stato per adesso uno dei più continui dalle parti del Green Club, realizzando due gol pesanti in altrettanti scontri diretti. Dal suo colpo di testa era scaturito il pareggio, poi vano, in quel di Frosinone, così come dieci giorni fa contro la Roma, depositando in rete, questa volta con il destro, l’assist di Carbone aveva dato una chance ai suoi, poi sfumata visto il sigillo di Candido nella ripresa, che ha portato al successo giallorosso. L’apporto dell’attaccante però rimane sempre di primissimo livello, tanto da esser uno dei pretoriani di mister Gonini. Partito ad inizio campionato come seconda punta, dovendo orbitare intorno a bomber Carbone, pian piano Miconi è stato anche fatto allargare sulla corsia mancina, mantenendo di alto livello però il valore delle sue performance. Nella stracittadina contro i lupacchiotti di Rizzo, è stato senza ombra di dubbio il migliore per i padroni di casa, firmando il pari, ma soprattutto conducendo una gara importante. Domenica invece, quando la truppa di Gonini era chiamata a riscattarsi contro la Salernitana, Miconi ha regalato una gemma pura, servendo il raddoppio che ha chiuso la gara. Dopo aver ricevuto sulla sinistra, l’attaccante capitolino si è divorato completamente il difensore, una volta entrato in area poi ha beffato il portiere avversario con un colpo da biliardo perfetto, che ha trovato comodamente l’angolo basso del secondo palo. Un timbro sicuramente d’autore, come spesso gli succede. Quello che maggiormente impressiona, oltre le doti tecniche innate, è la capacità di far la scelta giusta in ogni contesto, sapendo svariare sull’intero fronte offensivo, che gli hanno permesso novembre anche di ricevere la chiamata più ambita, quella della nazionale. Qualora dovesse affinare la rapidità nelle giocate, magari potenziando anche la parte fisica, allora potrebbe essere un problema continuo per le difese rivali.
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