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L'attesa era il giusto prezzo da pagare. Francesco Reita sta incantando

Dopo un avvio in sordina, il centrocampista biancoceleste ora ha in mano le trame capitoline, merito di chi ha saputo aspettarlo come mister Gonini

21 Febbraio 2023

Simone Gonini

Simone Gonini, tecnico della Lazio (Foto ©Cassoni)

Senza trovare subito la giusta forma, dovendo un po’ incastonarsi tra le trame biancocelesti, ma facendo intravedere già dai primi istanti una qualità ed un livello di alto valore. L’impatto di Francesco Reita alla Lazio non è stato dei più indimenticabili, non ha stupito in maniera immediata gli occhi di chi lo stava guardando, al contempo però lasciando la parvenza a diversi spettatori di poter crescere, di poter raggiungere una dimensione superiore nel corso della stagione. I piccoli dubbi e le lievi crepe createsi all’inizio del campionato le ha tappate nel giusto modo una sola persona, che ha creduto sempre in maniera incondizionata nel profilo ex Real Casarea, adesso forse nel momento più splendente da quando è arrivato nella capitale. Simone Gonini, l’allenatore biancoceleste. Praticamente schierato ogni domenica nell’undici titolare, con diverse responsabilità sulla trequarti nel legare il duo di centrocampo alle folate di Polinari là davanti. Verso la fine dell’anno nuovo il fantasista ha cominciato ad alzare nettamente l’asticella del rendimento, più dentro al vivo del gioco, più coinvolto nelle trame dei biancocelesti, velocizzando la manovra fino a verticalizzare in direzione degli attaccanti. Le prime, favorevoli impressioni si erano notate nel contesto di maggior pressione possibile: il derby della capitale. A Trigoria il classe 2008 aveva sfoggiato una performance importante contro la Roma, risultando tra i migliori all’interno di una gara dominata dalle Aquile. Le sue qualità erano state esaltate anche dall’aggiustamento tattico del tecnico dei romani, che dalla stracittadina in poi si è affidato ad uno schieramento vicino al 4-3-3, in cui Reita si potesse muovere da mezz’ala, restando comunque in una posizione ibrida salendo e scendendo di continuo dietro il reparto degli attaccanti. Una mossa che ha portato ottimi frutti all’intera squadra- con Lo Monaco abbassato in mediana a smistare grazie alla sua qualità, dando più spazio ad un Di Claudio in grande spolvero nel trio in mediana- ma soprattutto al campano, apparso in grande condizione in quella zona. Le successive gare lo hanno confermato, vista la doppietta con la Salernitana, aprendo il suo conto personale. Tutte indicazioni della grande crescita del centrocampista, che nell’ultimo turno con il Frosinone ha dettato legge al Green Club. I suoi passaggi hanno dato il ritmo ai laziali, facendosi trovare sempre presente al momento giusto, cambiando spesso il lato ed organizzando in maniera armoniosa gran parte del gioco capitolino. Una prestazione veramente importante, che ha fatto intendere come le doti del giocatore possano portarlo ad un’esplosione tecnica totale nei prossimi mesi, quando si giocheranno le partite decisive. Dopo essersi ambientato per bene, ora l’Aquila sta spiccando i primi nobilissimi voli, con la volontà di arrivare sempre più in alto, sempre più uno dei punti di riferimento di questa squadra.

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