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Biancocelesti inarrestabili ormai dalla fine di novembre, cresciuti in ongi singolo reparto, e già sicuri del pass per gli ottavi Scudetto. Ma con ancora in testa la voglia di primato
21 Marzo 2023
La Lazio (Foto © Cinelli)
Il primo obiettivo è stato raggiunto, e anche alla grande verrebbe da dire, da una Lazio sempre più bella, matura, pronta a splendere nella fase finale. Non era neanche facile, soprattutto nel modo in cui è arrivato questo traguardo, ovvero crescendo, migliorandosi di settimana in settimana, fino a scalare l’intera montagna del gruppo D, godendosi la vetta al pari dei cugini della Roma. Un campionato che ha visto i 2008 biancocelesti dover fronteggiare alcuni problemi all’inizio, come la batosta alla seconda giornata per mano della Salernitana, oppure i due pareggi consecutivi arrivati con Lecce e Benevento da situazioni di vantaggio, quasi a dimostrazione della mancanza del giusto atteggiamento in campo. E poi tutto cambiò. Quel 26 novembre, un sabato pomeriggio d’antonomasia, in cui iniziò lo splendido percorso delle Aquile. Il rigore di Zangari consegna il derby alla squadra di Formello, in grado così di riaprire il discorso dalle parti del primato, spaventando granata e giallorossi. Il crocevia della stagione lo si è toccato con mano proprio al Di Bartolomei, permettendo ai romani di trovare la svolta definitiva, non fermandosi più. I ragazzi di Gonini hanno messo a referto ben sette vittorie nelle successive otto partite, pareggiando solo con il Frosinone al Green Club, grazie alla gemma di Carpentieri sul gong. Per il resto son stati perfetti, in evoluzione continua, mostrando progressi di mese in mese, fino a scavalcare i campani, agguantando il primo posto al pari dei rivali cittadini qualche settimana fa. Visto poi il successo di domenica proprio della Roma nel big match con la Salernitana, Aquile e Lupi hanno strappato il pass in direzione ottavi di finale, scongiurando così con due turni d’anticipo la possibile e sempre insidiosa via degli spareggi. Tutto gestito alla perfezione, tutto sotto gli occhi di un superbo mister Simone Gonini, che ha “coccolato” i suoi ragazzi, fino a farli crescere nella giusta maniera, capendo quando usare il bastone o preferire l’approccio leggero della carota, dando vita ad una squadra forte nello spirito e nelle convinzioni. Il fuoco dentro però i biancocelesti non lo hanno perso, ma anzi le battaglie importanti devono ancora venire. Se poi nei playoff bisognerà esser protagonisti, tra due settimane, dopo la sosta, al Green Club arriverà la Roma, in un derby pronto a dirci tutto il possibile su chi conquisterà il primato del gruppo D. E noi non vediamo l’ora.
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