Focus
Dal biancoceleste alla nazionale. Lazio: il fiore del futuro è Ferdinando Ferrante
La bellezza della gioventù, la voglia di emergere oltre ogni aspetto. Ad una certa età l’amore per il campo viene fuori tutte le domeniche, coltivato a dovere durante gli allenamenti. Certe cose le hai dentro in maniera naturale, poco conta il fatto di esser in una realtà professionistica, perché godersi questo palcoscenico, la possibilità di giocare spesso ti permette di raggiungere traguardi stupendi. Nella Lazio i classe 2009 sono stati presi per mano da Tobia Assumma, mister arrivato dalla Reggina, con cui si è levato tante soddisfazioni, facendo migliorare continuamente diversi profili, come i vari Antoci e Farcomeni arrivati nella nostra regionale. Beh il mister in questo biennio ha proseguito bene nel suo lavoro, guidando la crescita spaventosa delle Aquile, che si stanno sempre più affermando nella Capitale. Quello che fa la differenza è sempre il progresso dei singoli calciatori, farli migliorare nella varie componenti del gioco, dando spazio alla qualità, alla loro capacità di saper gestire il pallone, ma anche a tutto il resto. Consentire a chiunque di emergere, di elevarsi ai massimi livelli, come sta facendo Ferdinando Ferrante.
La Lazio che verrà. Martellucci e Miloiu i leader naturali, ma le novità son tante
Punto di svolta importante questo campionato per i 2009, emersi nella passata stagione e pronti a ricorprire un ruolo super interessante in quella che verrà.
Terzino per impiego, ma prospetto universale, che potrebbe scendere in campo come quinto di centrocampo o magari nelle vesti di braccetto in una difesa a tre. Forse a livello di futuro è uno dei singoli più interessanti in tutta la Borghesiana, vista una crescita totale, che lo ha visto imporsi come uno dei leader innati del gruppi. Una guida silenziosa, grazie ad un carattere umile, che fa parlare i piedi al posto suo, illuminando la via col suo mancino fatato. Un esterno capace di divorarsi la fascia, di infiammarla, di dominare gli avversari nei duelli, dando alla squadra una base su cui appoggiarsi sempre, contribuendo a rendere la manovra armoniosa. Ed il bello è che siamo solo all’inizio, anche se ad accorgersene non son stati solo i biancocelesti o Assumma, ma ora è arrivata pure la Nazionale. Nei maxi raduni di inizio anno voluti dal ct Battisti, il terzino è stato inserito insieme a tanti suoi compagni, e ora avrà la possibilità di farsi vedere nel palcoscenico massimo. Sempre ad avanzare, facendo vedere un talento nascosto ma potenzialmente devastante. Ferrante è fatto così, testa bassa, lavorare ed incantare, e ora l’orizzonte appare stupendo.
Sono 45 i convocati di Battisti per la selezione Centro: tanta Roma, Lazio e Frosinone
Terzo appuntamento, gli azzurrini si ritroveranno giovedì al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti