L'Intervista
Lazio, Galluzzo si presenta: "Mi auguro che i ragazzi crescano a livello umano"
Il destino è in grado di rimettere spesso insieme i pezzi, di fare in modo che tornino a contatto, così come avvenuto tra la Lazio e mister Giorgio Galluzzo. Dopo una gioventù passata nelle giovanili biancocelesti fino alla Primavera, il tecnico ora si ritrova con le Aquile nella veste di allenatore, precisamente del gruppo dei 2009. L'ex Tivoli ed Ostiamare, tra le altre, è stato il successore di Tobia Assumma, facendo il suo esordio domenica scorsa sul campo della Salernitana. Una vittoria netta, grazie anche la performance importante di Cappuccini e compagni. Adesso starà a lui continuare a plasmare la crescita di questo gruppo, sotto tutti i punti di vista, come ha annunciato questa mattina nella sua presentazione ufficiale.
"E’ stata una chiamata inaspettata alla quale ho risposto con entusiasmo e gioia, era un’occasione da prendere al volo. I ragazzi sono stati molto bravi, ho trovato una squadra ben allenata. Io ero riuscito a lavorare con il gruppo solamente quattro giorni prima della sfida di Salerno, sono riuscito a dargli appena l’1% in quella partita. Devo essere onesto, la maggior parte del lavoro l’hanno fatto i giocatori, quindi è stato emozionante e bello. Non ci poteva essere esordio migliore. In questa sosta cercheremo di lavorare con intensità e ritmo cercando di utilizzare il più possibile la palla e facendo delle esercitazioni mirate per metterci qualcosa di nuovo. Parliamo di ragazzi di 14/15 anni, in piena età evolutiva ed è giusto dargli cose nuove, sicurezza, certezze e più strumenti possibili per preparare al meglio le prossime sfide. Durante questa sosta abbiamo sicuramente tempo per conoscerci a livello umano. Riprendiamo il 7 gennaio con la sfida con l’Empoli. Ci aspetta una grande sfida contro la capolista, cercheremo di giocare al meglio, di ribattere colpo su colpo per cercare di fare la partita consapevoli del fatto che affronteremo un’ottima squadra, ma anche noi abbiamo ottime qualità. Ci vuole coraggio, convinzione ed autostima. L’Empoli non ha mai perso, chissà che non sia la volta buona. Per la legge dei grandi numeri, prima o poi una partita potrebbe perderla e chissà… Cosa auguro ai miei ragazzi? Al di là dei risultati, qua parliamo di formazione, di Settore Giovanile, quindi mi auguro che possano crescere a livello tecnico, tattico, ma soprattutto umano e caratteriale. Siamo consapevoli che arrivare a giocare a livelli importanti è difficile, quindi, se non diventeranno giocatori professionisti, gli auguro di diventare delle persone migliori e noi cerchiamo di aiutarli anche in questo perché oltre ad essere allenatori siamo educatori e formatori.”