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Finale Scudetto
Secondo tempo di fuoco: i giallorossi prima vanno sotto, poi ribaltano tutto e si prendono il tricolore
25 Giugno 2024
(Foto ©Mirna De Cesaris)
UNDER 15 SERIE A E B - FINALE SCUDETTO
ROMA-GENOA 2-1
ROMA Bouaskar, Bonifazi, Saviano (23'st Di Mascio), Cioffi, Di Marino (42'st Proietti), Paul, Tombion, Giammattei, Dal Bon, Guaglianone (42'st Milocco), Russo (16'st Zekaj) PANCHINA Sala, Liturri, Patteri, Susin, Galieti ALLENATORE Scala
GENOA Costoli, Mandirola, Savona, Fazio (28'st Ndreu), Saladino, Scaccianoce, Longobardi, Brizzolari, Cozzolino (28'st Lleshi), Botto (5'st Consoli), Aresini PANCHINA Romeo, Pagano, Callierotti, Aracri, Patti, Bozzo ALLENATORE Sbravati
MARCATORI Consoli 9'st (G), Dal Bon 27'st (R), Zekaj 41'st (R)
ARBITRO Radovanovic di Maniago
ASSISTENTI Mansueti e Cristin Basso Friuli
QUARTO UFFICIALE Maccorin di Pordenone
NOTE Ammoniti Paul Angoli 3-3 Fuorigioco 5-0
Sì, alla fine quelle idee hanno vinto. Perché hanno avuto la forza di vincere su tutto e tutti, con tutto il tempo necessario di cui una squadra di 2009 ha giustamente bisogno. Quel cambio di marcia da febbraio in poi non ha lasciato scampo a nessuno, con la formazione di Mattia Scala che prima ha chiuso la fase a gironi da miglior prima e che stasera ha coronato il percorso nel migliore dei modi. La Roma è Campione d'Italia.
Vive di fiammate l’apertura della sfida di Ascoli. I giallorossi spaventano con una veloce ripartenza 4vs3 che però Dal Bon non gestisce nel migliore dei modi. La replica ligure non tarda ad arrivare col mancino velenoso di Cozzolino, Bouaskar non si lascia sorprendere dal rimbalzo. Al 20’ un altro contropiede potenzialmente pericolosissimo non viene sfruttato a dovere da Di Marino che non vede il varco per Giammattei, l’ex Durini Pescara si sarebbe ritrovato a campo aperto con il solo Costoli tra sè e la porta.
A chiamata romanista c’è sempre risposta rossoblù: ci pensa allora capitan Brizzolari a chiamare in causa Bouaskar. La Roma prende definitivamente il volo e quando attacca sono dolori: Tombion grazia Sbravati calciando da posizione defilata anziché servire Dal Bon, per il 9 sarebbe stato un rigore in movimento. Poi Bonifazi colpisce l’esterno della rete dando solo l’illusione del gol. Nel finale di primo tempo è il Genoa a portarsi a un passo dal vantaggio: Mandirola affonda sulla destra, tiene (forse) il pallone in campo e appoggia per Cozzolino, Bouaskar si supera e devia in corner con un grande riflesso. Prima di tornare negli spogliatoi c’è però anche tempo per gli ultimi due sussulti giallorossi: Russo riceve, sterza e tira senza impensierire troppo Costoli, poi Giammattei viene murato dalla difesa da posizione invitante.
Il secondo tempo si apre con il Genoa tutto in avanti alla ricerca del vantaggio, che sfiora con capitan Brizzolino. Il mancino del centrocampista è ai limiti della perfezione, colpisce il palo interno, sfila a centimetri dalla schiena di Bouaskar e torna in campo. Un paio di giri di orologio, giusto il tempo di far entrare Consoli, che proprio il numero 19 si divora un gol fatto a pochi metri dalla linea. La Roma sbanda fortissimo e c'è ancora un legno a salvarla, stavolta colto in pieno dal terzino goleador Mandirola (6 gol in 27 presenze per lui).
Al quarto tentativo in pochi minuti il Genoa non sbaglia e trova il vantaggio proprio con Consoli. D'altronde l'attaccante si è ritrovato nuovamente un rigore in movimento a disposizione, uno lo aveva sbagliato, sul secondo non perdona. Lascia sicuramente perplessità l'approccio della Roma nella ripresa, tornata in campo molle e per nulla concentrata dopo un primo tempo in cui ha sprecato tanto, troppo. Il Genoa si galvanizza e ora comanda sul prato di Ascoli, ma mister Scala trova le contromisure giuste e i giallorossi pian piano si rialzano.
Al 27' Giammattei penetra in area, Mandirola non lo tiene e il centrocampista serve a Dal Bon un cioccolatino da scartare, è 1-1!
41', tutto lascia presagire che si vada ai supplementari e invece... Altra ripartenza fulminea, Genoa clamorosamente sbilanciato in avanti. Giammattei sale sul motorino, percorre cinquanta metri palla al piede e poi appoggia a Zekaj il pallone che vale lo Scudetto. Nel recupero Giammattei e Tombion sfiorano anche il tris. Tre come i fischi che mettono fine alla contesa. Tre volte come Roma Roma Roma. I giallorossi salgono sul tetto d'Italia e portano lo Scudetto nella Capitale.
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