Lo speciale
Un venerdì da Top: i migliori della stagione in Under 15 Serie A e B
Una top colorata di giallorosso, non poteva essere altrimenti. Con la Roma dominatrice assoluta della categoria, tanto da chiudere come miglior prima tra tutti i gironi e poi salire sul tetto d'Italia nella finale di Ascoli, il club capitolino porta ben cinque volti nella nostra Top 11. Partiamo dall'allenatore, Mattia Scala, capace di tirar fuori tutto il meglio da un gruppo fortissimo, ma che aveva bisogno di essere sgrezzato e lanciato. Lui ci è riuscito alla grandissima, azzerando polemiche e dubbi sulle sue capacità. A Trigoria e dintorni lo sanno bene.
Una stella e quattro rocce Slim Bouaskar, doppio passaporto (italiano e tunisino) e un futuro tutto da scoprire. Di certo, ad oggi, abbiamo solo le sue infinite qualità, decisive per la volata Scudetto della Roma, decisive anche nella finalissima contro il Genoa. Un estremo difensore di grandissima affidabilità, un patrimonio importante per il club. A proposito di Genoa, sulla corsia mancina - adattato - c'è proprio Gabriele Mandirola, che nell'ultimo atto tricolore non ha brillato del tutto alternando giocate interessanti ad altre meno puntuali, ma la sua stagione rimane di altissimo livello, come confermato anche dai numeri: 6 gol in 27 presenze e una vagonata di assist. Numeri che, se la ruota della fortuna avesse girato in modo diverso in finale, sarebbero potuti essere ancor più significativi, considerando quell'assist al bacio per Cozzolino (su cui proprio Bouaskar si è superato) e il palo colto ad inizio ripresa. Sull'altro versante, quello di destra, uno che la finale Scudetto se l'è goduta dall'inizio alla fine e che, dulcis in fundo, ha avuto anche l'onore di alzarla la coppa. Roberto Bonifazi, una garanzia. Coppia centrale formata da Edoardo Evangelista dell'Inter, con un passato nella Romulea, e da Edoardo Rocchetti della Juventus, nonchè colonna della Nazionale di categoria e inestimabile patrimonio del club bianconero.
Muscoli e qualità in mediana I muscoli ce li mette in particolar modo Gioele Giammattei: arrivato dalla Durini di Pescara in estate, con la lupa sul petto ha alzato in maniera notevole l'asticella delle prestazioni, fino a coronare un'annata da sogno con i due assist che hanno lanciato la Roma sulla cima più alta. Un mix di qualità tecniche, tattiche e fisiche, che rappresenterà uno snodo cruciale per il futuro di questo gruppo. Un altro capitolino nella nostra Top 11, ma proveniente dalla sponda biancoceleste del Tevere: Federico Martellucci, "El Diez", che non è riuscito a trascinare la Lazio sin dove avrebbe forse potuto arrivare, ma che ha confermato di avere qualità sopra la media che a Formello hanno il dovere di custodire ed esaltare ancor di più. Per la mediana concludiamo con Samuel Pisati, un'altra delle stelline del Milan di cui sentiremo parlare in maniera ancor più forte tra qualche anno. Noi, intanto, nel dubbio lo piazziamo qui...
Rotolando verso Sud Da dove partiamo? Dalle vette delle Alpi di Torino, dove crediamo che Destiny Elimoghale abbia trovato l'elisir magico per scrivere il proprio nome nella storia del calcio. No, non solo quello giovanile. Il talento della Juventus ha qualcosa in più, qualcosa che raramente si vede in queste fasce d'età. Come ala di sinistra, invece, il giallorosso Filippo Russo, arrivato dalla Campania la scorsa estate. Numeri da capogiro, con quei 24 centri in 26 gare disputate che non dicono tutto, ma sicuramente tanto. Come riferimento centrale l'unico 2010 di questa speciale formazione, Giuseppe Pipitò del Palermo: in Sicilia se lo godono, altrove - per il momento - se lo guardano e riguardano. E niente, tutti alla fine arrivano alla stessa conclusione. Quale? Un fen... Troppo piccolo ancora per sbilanciarci così tanto, però, insomma, ci siamo capiti. Anche quella dei 2009 rischia di essere un'annata davvero importante, dove la qualità abbonda e il talento si prende la scena: di conseguenza sono davvero tanti i profili rimasti fuori dalla nostra formazione ideale.