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Grifone Monteverde - Sansa: un big match da esempio

Nonostante la posta in palio (la vetta), in campo e sugli spalti c'è stato davvero un ottimo clima. E tante belle giocate...

09 Febbraio 2016

Sansa (foto ©Fuoriarea)

Sansa (foto ©Fuoriarea)

Sansa (foto ©Fuoriarea)

In palio c'era la vetta del Girone A, al GrifoneMonteverde il compito di battere la capolista Sansa ed accorciare a sei lunghezze di distanza. Gli ospiti, forti della classifica, sapevano di poter giocare avendo dalla loro due risultati su tre. C'era tutto per aspettarsi una partita intensa, tesa, magari brutta per l'importanza della posta in palio. Ed invece lo spettacolo offerto dalle due squadre negli ottanta minuti di gioco è stato un vero e proprio spot per il calcio, un evento di quelli che è sempre più difficile vedere settimanalmente sui campi. Il Sansa parte forte, ha dalla sua una maggiore forza fisica e la sicurezza di chi è stato battuto una sola volta in sedici incontri. Impone il suo ritmo alla partita e passa al primo affondo. Ranieri al 5' mette in mostra tutto il suo repertorio di tecnica e velocità, si invola sulla sinistra per poi tagliare centralmente e guadagnare quel mezzo metro che gli consente di far partire un tiro a giro di destro dal limite dell'area che si insacca imparabile alla sinistra del portiere. Lo svantaggio toglie le paure al Grifone Monteverde, consapevole di dover fare la partita della vita e ribaltare ogni pronostico. La squadra di Campagna è organizzata, gioca un calcio piacevole fatto di fitte trame palla a terra che finiscono per esaltare la corsa di De Luca ed Apicella sulle corsie esterne. Paga lo scotto di una stazza fisica inferiore, guadagnando in rapidità. I padroni di casa guadagnano progressivamente terreno, sciupano una clamorosa occasione con Cupito. Alla fine, inevitabilmente, il Grifone passa con Verna che controlla una palla vagante da posizione decentrata dopo una spizzata di testa da calcio d'angolo e calcia a rete. La palla viene respinta da un difensore oltre la linea, secondo l'arbitro. Poche, pochissime, le proteste sugli spalti. Piacevole novità di una partita anomala. Il pareggio galvanizza il Grifone che poco dopo trova anche il vantaggio al 34' con l'attivissimo De Luca, finalizzatore di una splendida azione palla a terra sul lato destro del fronte d'attacco. Il Sansa barcolla, non abituato a lottare su ogni pallone in condizione di parità. Ha un gran da fare Ricciardi, fisico imperioso per la categoria, costretto a retrocedere sulla linea dei centrocampisti per tenere l'impatto della manovra avversaria. La partita sembra sul punto di prendere la piega dei padroni di casa, ma Mataldi al 38' vola in cielo su un cross calibrato da Ranieri dalla sinistra, il colpo di testa trova l'angolino alla sinistra del portiere e consegna al Sansa la tranquillità per andare all'intervallo senza che nulla sia cambiato dal fischio d'inizio. Alla ripresa del gioco il Grifone sembra non avere le gambe e la forza mentale per impensierire gli ospiti, il Sansa controlla agevolmente e si fa vedere in contropiede dalle parti di Cannone che salva il risultato con una parata incredibile su un tiro di primo di Ricciardi a botta sicura. Sansa (foto d'archivio- ©fuoriarea)L'episodio scuote i padroni di casa che riprendono a giocare, trascinate dalle iniziative di Peroni che cuce il gioco fra centrocampo ed attacco e a tratti sembra imprendibile. Il vantaggio sembra nell'aria, ma nessuno ha fatto i conti con Mataldi che al 23' controlla spalle alla porta una palla ostica e scarica un tiro a mezza altezza dai venticinque metri. La traiettoria sorprende Cannone, posizionato pochi metri più avanti della linea di porta, e lo scavalca. Sansa nuovamente in vantaggio e con venti minuti di partita ancora da gestire. Il Grifone trova nuovamente energie insperate e chiude gli ospiti nei loro trenta metri difensivi, Cuzziol e Di Cesare hanno un gran da fare per fermare le iniziative avversarie. Il pareggio arriva al 32' dopo un lungo fraseggio ancora sulla corsia destra, De Luca con il suo movimento senza palla libera Spampinato nello spazio, cross rasoterra che trova Verna sulla linea che insacca con uno strano colpo di tacco. L'atmosfera diventa elettrizzante, il Sansa non specula sul pareggio e torna ad attaccare. E' il momento più bello della partita con le due squadre che propongono continui capovolgimenti di fronte, senza un fallo cattivo o alcuno episodio scorretto. Mataldi diventa l'uomo di giornata, nonostante le precarie condizioni fisiche del pre-partita. E' il 34' e su un cross morbido da centrocampo salta più in alto di tutti e toccando di nuca anticipa l'uscita di Cannone che aveva calcolato male i tempi. Sembra tutto finito ma il Grifone non ci sta e carica a testa bassa, è l'ultimo minuto e Peroni batte un calcio d'angolo a spiovere sul secondo palo sul quale Verna, fra lo stupore generale, tenta un incredibile scorpione che esalta i riflessi di Carbone. Sarebbe stata la rete del pareggio, forse l'esito più giusto di una sfida che il Sansa ha portato a casa ma nella quale ha vinto anche lo sport.

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