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Carso-Savio, parte II: fase offensiva a confronto
Secondo appuntamento con il nostro speciale “Nel Cuore Della Finale”: oggi analizziamo centrocampo e attacco delle squadre di Simonetta e Mosciatti
Eccoci giunti al secondo appuntamento de “Nel Cuore Della Finale”. Dopo aver visto nel dettaglio le difese di Carso e Savio, ora è il momento di concentrarci sul reparto più avanzato, quello che riguarda centrocampo ed attacco.
CENTROCAMPO
Nella zona mediana del campo, entrambi i tecnici hanno la possibilità di ruotare e muovere le pedine a propria disposizione, senza togliere troppo alla squadra. Partendo dal Carso, che con l’Urbetevere si è disposta con una linea a 4, Imbrescia, o in alternativa Ciccarelli, sono i perni del centrocampo, piazzati davanti alla difesa e in grado di dare una mano soprattutto in copertura. Michelazzo, invece, può essere considerato il classico centrocampista moderno, bravo sia a fungere da filtro che ad appoggiare con costanza la manovra offensiva biancoblu sugli esterni, rendendosi più volte pericoloso nel corso di una gara. Finotti garantisce tanta corsa e qualità in mezzo al campo, è un giocatore instancabile e dal rendimento costante. De Santis, di solito, completa la linea da esterno sinistro, dotato di un buon fisico e di un ottimo mancino. Può agire anche più avanzato, avendo grandi doti da rifinitore.
Il Savio, invece, può contare su un centrocampo un po’ più tecnico. La zona davanti alla difesa è dominio di Scartocci, giocatore capace di dare un contributo straordinario in ogni partita: è in grado di recuperare e rigiocare tanti palloni, dando il via a trame d’attacco con un’intelligenza tattica sopraffina. D’Angeli, per qualità, è quello che più si avvicina al modo di giocare del compagno, anche se con caratteristiche più offensive; in semifinale è partito dalla panchina, vedremo se Mosciatti lo lancerà dal primo minuto. Ingrosso, differentemente da loro, offre più quantità in mezzo al campo, preoccupandosi di garantire maggior copertura, piuttosto che spingersi in avanti.
ATTACCO
Il reparto più avanzato è il punto di forza di entrambe le squadre: nonostante il Carso abbia segnato molto di meno rispetto al Savio, può contare su due giocatori davvero letali. Stiamo parlando della coppia Zimbardi-Greco, che insieme hanno messo a segno più della metà dei gol realizzati dalla squadra, fino a questo punto della stagione. Se il primo svolge il ruolo di classico centravanti, il secondo è considerato più una seconda punta, in grado però di svariare sul tutto il fronte d’attacco e creare scompiglio nelle retroguardie avversarie. Corsa, ottimo dribbling e un sinistro chirurgico, finora Greco è stato sicuramente la rivelazione del campionato. Duffy, di solito, entra a gara in corso ma fornisce un ottimo apporto: è in grado di cambiare il volto di un match con il suo estro e le sue qualità, come è successo in semifinale. Se Simonetta farà gravare tutto il peso dell’attacco sulle spalle di questi giocatori, Mosciatti avrà la possibilità di andare “all in” con almeno 4 elementi dalle caratteristiche ultra offensive. In semifinale li ha fatti giocare tutti insieme, venendo ripagato alla grande. Con un modulo molto simile al 4-2-3-1, Nicoletti è una continua spina nel fianco sulla corsia di destra, che fa della velocità e dell’agilità le sue armi migliori, Simonelli opera più centralmente da rifinitore alle spalle del centravanti, sempre con tecnica e qualità eccellenti, mentre Canepa e Alfonsetti possono fare la staffetta per il ruolo di esterno e prima punta, che sono capaci entrambi di interpretare al meglio delle loro potenzialità. Capogna è un’altra carta validissima che il tecnico blues potrà giocarsi.
Insomma, Carso e Savio sono due squadre con un tasso qualitativo molto alto.