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l'intervista
11 Gennaio 2017
Fabrizio Giuliani (©pcrealtorsapienza.it)
In un 2016 esaltante per il settore giovanile della Pro Calcio Tor Sapienza, i risultati dei 2001 brillano di una luce speciale. Ridotti in zona retrocessione a Novembre 2015, quelli che all’epoca erano soltanto dei Giovanissimi Regionali sono stati presi e letteralmente trasformati da mister Fabrizio Giuliani, che li ha condotti prima alla conquista del secondo posto in campionato (valso il ripescaggio in Elite), poi ad una grandissima prima parte di stagione nella categoria Allievi FB Elite.
Il successo contro l’Accademia Calcio Roma aggiunge un’altra pietra all’edificio che sta costruendo Giuliani, contento di «aver mantenuto la striscia positiva contro una squadra ostica. L’Accademia – analizza Giuliani – ha dimostrato di non valere la classifica che ha, non è stato facile affrontarli. Abbiamo fatto una buona partita, di carattere e sostanza, proseguiamo questo cammino importante ed inaspettato».
Inaspettato per le ambizioni di partenza, legittimato sul campo, dove nessuno ha mai imposto la propria superiorità.
«La soddisfazione più bella – dice Giuliani – è proprio quella di non aver mai subito la superiorità altrui, ce la siamo sempre giocata con tutti, anche con le formazioni più attrezzate. Un aggettivo per descrivere la mia squadra?
Camaleontica, sappiamo adattarci a tutte le situazioni e sfruttarne il meglio. ».
Alle spalle della quarta vittoria consecutiva, del quarto posto in campionato e della terza miglior difesa, vi è un lavoro partito da lontano, ed un 2016 che ha portato solo sorrisi, a fronte di impegno e sudore. «Io credo che questo gruppo stia andando nella direzione giusta. Lavorano bene in settimana e non si risparmiano mai in partita. Abbiamo una spina dorsale di 7-8 giocatori che abbiamo cresciuto sin dai regionali, a cui i nuovi si sono amalgamati bene. È stato un lavoro lungo, ma progettato con tranquillità ed umiltà per fare un campionato tranquillo».
Sui 22 punti in campionato c’è anche la mano – anzi, il piede – di Antonelli e Lucarini, due fra i giocatori che si sono maggiormente distinti sinora. Due ragazzi recuperati sotto il profilo calcistico, dopo aver vissuto situazioni particolari. «Sono due bravi ragazzi che ascoltano e si impegnano, come tutti gli altri del resto. Non abbiamo dovuto fare chissà che per recuperarli e farli rendere al meglio, è bastato solo dargli fiducia guardando all’aspetto umano del ragazzo. Lucarini ha sicuramente qualità sopra la media, occorreva ridargli la passione per questo gioco. Antonelli veniva da alcune situazioni particolari, qui ha ritrovato tranquillità e voglia di giocare».
Niente sogni, quindi?
«Nel girone ci sono squadre forti, che hanno mentalità e che sono state costruite per vincere.
Noi però scendiamo sempre in campo per giocarcela, sognare dipende solo ed esclusivamente dai risultati che faremo, dobbiamo solo concentrarci sul campo e non sulla classifica».
Se potesse chiedere dai prossimi mesi un regalo, infatti, Giuliani non avrebbe dubbi: «Vorrei che qualcuno fra i miei ragazzi riuscisse a migliorarsi e a guadagnarsi l’interesse di qualche squadra professionistica. Un allenatore vuole sempre il meglio dai propri ragazzi, per la squadra e per loro, e se lavoreranno in maniera tale da ricevere qualche chiamata importante per me sarà come vincere un campionato».
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