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l'intervista
18 Gennaio 2017
Simone Lascaro (©GazzettaRegionale)
Una scintilla, una scossa e tutto può cambiare. Basta guardare in casa Certosa, in cui l'arrivo di Simone Lascaro sulla panchina dei 2001 ha portato una ventata nuova: due vittorie su due per il nuovo tecnico neroverde, il quale ha preso il posto di Daniele Bordacconi, mai vincente nei dieci turni precedenti. Due successi netti ottenuti contro dirette rivali dei piani di bassa classifica, che hanno permesso al Certosa di iniziare a respirare aria pulita e togliersi momentaneamente dalla zona retrocessione. La cura Lascaro ha iniziato a funzionare molto bene, ora la squadra neroverde punta a chiudere al meglio il girone d'andata, per continuare poi a crescere in quello di ritorno. “Diciamo che la cura l'hanno trovata da soli i ragazzi – esordisce con umiltà il tecnico – Sicuramente una scossa è servita, ma i giocatori sono rimasti gli stessi. È bastato solo sistemare qualcosa in mezzo al campo, poi tutto il resto è venuto grazie a loro che si allenano bene, sono seri e sempre disponibili”. Con cinque punti in classifica prima del suo arrivo in panchina, il Certosa sembrava non riuscire a schiodarsi da una situazione preoccupante, che invece ora sembra essere stata messa alle spalle: “Il nostro obiettivo principale rimane la salvezza – spiega Lascaro – Non è cambiato nulla, la strada rimane sempre quella. Dovremo proseguire il nostro cammino con convinzione e senza aver paura di nessuno”. Chiaramente lo sguardo è già rivolto al prossimo difficile impegno, in cui neroverdi andranno a far visita alla Lodigiani, reduce dall'importante successo in casa del Tor di Quinto: “Sono una grande squadra e l'hanno dimostrato lo scorso weekend. Andremo lì con umiltà ma anche con tanto entusiasmo – sottolinea il tecnico – Servirà scendere in campo con intensità, cercando di fare quello che abbiamo provato in queste settimane di lavoro”.
Il direttore sportivo Marco Belli sembra aver scelto bene in un momento delicato; Lascaro sta ripagando alla grande la fiducia che gli è stata data: “Il direttore lo conosco da diversi anni e lo ringrazio sentitamente per questa possibilità. È una persona davvero eccezionale – continua l'allenatore – come lui, nell'ambiente calcistico, credo ce ne siano pochi. Mi fa piacere che in un periodo di difficoltà abbia pensato a me”.
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