intervista
Contaldo si gode la sua Accademia: “Dura... ma che soddisfazione”
Il tecnico sulla vittoria del campionato: “Sono sono stati 3 i momenti cruciali dell'anno” e su un Carbone in forma super: “Non mi piace parlare dei singoli ma su di lui...”
E' stato un anno intenso, una corsa forsennata a far spallate con alcune delle migliori squadre della regione. Alla fine del campionato, a spuntarla è però l'Accademia Calcio Roma di Contaldo: “E' stata dura però, come si dice, maggiore è la fatica maggiore è la soddisfazione”. Vincere un campionato e conquistando il lusso di poter giocarsi il titolo regionale partendo dalla semifinale non è roba da poco, soprattutto quando di fronte hai avversari del calibro di Romulea, Urbetevere, Ostiamare, Savio e Pro Calcio Tor Sapienza: “Eravamo partiti per lavorare in previsione del prossimo anno – ci svela il tecnico – ma con il passare delle giornate abbiamo capito di poter competere con le migliori. La vittoria con l'Urbetevere poi è stata la svolta”.
3 momenti cruciali Con il tecnico abbiamo poi ripercorso la cavalcata trionfale dell'Accademia in questo campionato e lo stesso Contaldo non ha esitato ad individuare tre momenti cruciali: “Il primo è stato la settimana in cui abbiamo pareggiato con l'Asa e poi subito dopo con il Savio. Lì abbiamo capito che tutte le partite andavano giocate al 100%, nel primo caso non l'abbiamo fatto perdendo punti a differenza del secondo caso in cui abbiamo centrato un risultato che ci ha sorpreso”. Un altro momento topico è quello che lo stesso allenatore definisce come “la partita della svolta”: “Vincere con l'Urbetevere ci ha fatto capire che con la giusta compattezza potevamo giocarcela con chiunque. Abbiamo battuto i più forti, perchè continuo a credere che i gialloblu siano la squadra più attrezzata, hanno individualità, sono ben allenati, sconfiggerli ci ha fatto capire che nessun traguardo era davvero irraggiungibile”. L'ultimo è il momento meno piacevole dell'anno ma, forse proprio per questo, sicuramente tra i più importanti a detta del tecnico: “La sconfitta contro l'Sff Atletico. Io ero impegnato nel doppio incarico, i ragazzi venivano da 22 vittorie e un pareggio. Quella è stata una bella sveglia perchè, oltre a rimediare quattro gol ci ha riportato con i piedi per terra e fatto scendere dal piedistallo su cui eravamo saliti”.
Protagonista Inutile però nascondersi, una squadra in grado di fare un simile cammino deve avere a sua disposizione delle individualità di spessore. L'Accademia Calcio Roma ne ha mostrate diverse, in ogni ruolo la compagine di Contaldo ha infatti saputo rivelare degli interpreti di assoluto livello. Chi però è andato ben oltre ogni più rosea aspettativa è quel Carbone che da centrocampista ha segnato qualcosa come 15 gol e che, per rendimento e qualità, è sicuramente uno degli uomini più attesi a queste finali. A Contaldo abbiamo chiesto un parere sul suo gioiellino: “Non amo parlare dei singoli ma lui sicuramente è uno degli uomini simbolo di questa stagione. Lo dico perchè è un caso in cui si è creato il giusto connubio tra singolo e squadra, dove uno si è messo a disposizione dell'altra e viceversa. Lui è un giocatore straordinario da tanti punti di vista, nell'atteggiamento, nell'applicazione e nella voglia di migliorare. Avrà saltato un paio di allenamenti durante tutto l'anno e soprattutto è uno che si è allenato sempre al 100% per ogni singolo secondo. Questo è importante perchè è stato un messaggio che la squadra ha recepito. Scherzando – chiude poi Contaldo – gli dico che è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe allenare”.