L'intervista
Accademia Calcio Roma, Bianco: "Emozione indimenticabile"
Parla il difensore capitolino, che torna sulla straordinaria stagione che ha portato il titolo regionale
Il capitano Bianco torna sulla splendida annata che ha portato in dote all'Accademia Calcio Roma il titolo regionale degli Allievi Fascia B Elite.
Partiamo dalla fine. Che emozione è stata la vittoria sofferta della finale?
Un’emozione unica sicuramente, ma soprattutto un’emozione nuova. Questa è stata la mia prima finale in carriera e di conseguenza anche la prima ad aver vinto. È meraviglioso perché subito dopo l’ultimo fischio ti senti in cima a tutti e senti che tutti i tuoi sforzi, le tue paure, la stanchezza e la rabbia che durante l’anno ti hanno perseguitato, cessano improvvisamente e diventano solo gioia ed allegria.
Raccontaci la finale: vogliamo conoscere le tue sensazioni dal fischio di inizio alla conquista del trofeo!
La partita non è stata una delle migliori nonostante fosse la finale. È stata infatti più una partita di sostanza che di qualità. Sia noi che loro puntavamo alla vittoria e perciò utilizzavamo entrambi ogni metodo per raggiungere il nostro obiettivo finale. La partita è stata tosta, molto difficile. Prima loro passano in vantaggio, un vantaggio del tutto meritato. Per tutta la partita non ci sono state altre grandi occasioni, se non minime, sia da parte loro, ma soprattutto da parte nostra che eravamo sotto di una rete. Probabilmente eravamo troppo spaventati o ansiosi, in quanto per la maggior parte di noi era la prima volta che giocavamo a questi livelli, e questo sicuramente ha influito sulla nostra prestazione. Poi negli ultimi minuti ci si è liberata la mente, abbiamo giocato il tutto per tutto serenamente e infatti è arrivato il gol. Incredibile. poi il gelo, il nulla dopo il loro secondo gol, ma l’assistente alza la bandierina ed è fuorigioco allora tutto riprende vita è andiamo ai supplementari. La stanchezza ci accompagna fino a i rigori dove l’ansia è incredibile ma alla fine la gioia incontenibile.
Entriamo nel dettaglio della stagione: c'è stato un momento in particolare, una partita, un gol che ti ha fatto pensare durante il campionato che potevate arrivare fino al titolo? Sei soddisfatto a livello personale dell’annata?
Non riesco a trovare un qualcosa in particolare. La stagione è stata una continua crescita e ogni giornata aumentava la possibilità di arrivare fino alla fine. Dunque non è stato un fatto singolo ma una successione di eventi che ha aumentato sempre più le mie aspettative. Sono soddisfatto sicuramente per quello che ho e soprattutto abbiamo ottenuto, ma complessivamente posso ritenermi soddisfatto anche del mio contributo alla squadra
La sensazione che abbiamo avuto dall'esterno è che questa è stata una vittoria di gruppo, di squadra. Sbagliamo se diciamo che tra Mister, dirigenti e squadra siete una cosa sola? Quanto conta per te il gruppo?
Il gruppo è stato essenziale in questa stagione. Se analizzati singolarmente abbiamo vari difetti, ma questi, durante l’anno, sono stati annullati dal gruppo. Infatti il nostro di gruppo di squadra ha funzionato in quanto dove non riusciva ad arrivare, arrivava l’altro, sia tra compagni di reparto sia, in generale, in tutta la squadra. Oltre a questo bisogna includere nel gruppo la continua spinta che il mister ci dava ogni allenamento e ogni partita e la sua passione per questo sport. Tutto unito alla, non sempre presente, mentalità umile e vogliosa di fare bene e convincere.
Spazio ai ringraziamenti: a te la parola!
Sicuramente ringrazio i miei compagni e il mister, coloro che mi hanno accompagnato in questa magnifica esperienza e aiutandomi a compierla. Un ringraziamento speciale va a coloro che hanno tempestato per tutto l’anno le voci della nostra categoria parlando di noi come fortunati incapaci, ritenendo che fossimo lì in alto solo per puro caso e fortuna. Le dediche vanno a chi ho ringraziato.