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L'INTERVISTA

"Sono Muhammad Schuan Marco, ma chiamatemi Schumi"

Il giovane attaccante classe '03 si racconta a 360°: "Il TdR? Un'esperienza fantastica! Quando gioco mi ispiro a Mandzukic"

20 Dicembre 2018

Schuan, Vigor Perconti ©Torrisi

Schuan, Vigor Perconti ©Torrisi

Schuan, Vigor Perconti ©Torrisi

Muhammad Schuan è stato il protagonista silenzioso dell’importante vittoria della sua Vigor Perconti contro la Romulea. Tre assist che hanno permesso ai rossoblù di infilare per tre volte il pallone alle spalle del portiere avversario. Un attaccante di movimento, che non dà mai punti di riferimento agli avversari, che spazia su tutto il fronte d’attacco mandando i piani difensivi degli allenatori avversari a farsi friggere, per usare un eufemismo. Ne avevo già sentito parlare molto bene di questo numero 9. Grande forza fisica, 8 gol finora in stagione, ed è proprio per questo che sabato ho deciso di puntare la mia lente di ingrandimento su di lui. Ho raccolto un po’ di statistiche, così, quasi per gioco, per vedere cosa succedeva. Beh, col senno di poi ne è uscita forse l’essenza di questo giocatore.  Nel mio osservarlo, come anticipato, ho raccolto dei dati, quelli che prima mi sono saltati agli occhi sono stati i passaggi effettuati che sono stati 15 in questo match, considerando anche i tre assist. Le palle recuperate sono state tre anche queste, che per un attaccante non è affatto un dato da sottovalutare. Inoltre si è guadagnato tre calci di punizione. I tiri complessivi invece sono stati sei, due dei quali nello specchio della porta. Infine ho contato i dribbling, che sono stati otto quelli tentati e cinque quelli riusciti. Insomma ne esce che Muhammad è un giocatore che dà tanto alla sua squadra, che si impegna e lavora molto, talvolta anche in maniera silenziosa, quasi nascosta dietro i difensori avversari. Ho deciso così di intervistarlo, per conoscerlo meglio e per sentire da lui che tipo di giocatore è, dopo averlo osservato in campo. E' andata più o meno così:


Schuan vs Romulea ©Lori

“Ciao Marco innanzitutto come devo chiamarti?! Marco o Schuan?!”

“Mi chiamo Schuan, Marco è il mio secondo nome, ma tutti mi chiamano Schumi!”


“Allora ti chiamerò Schumi anche io. Lo avevo sentito gridare anche sugli spalti. Ma c’entra qualcosa Schumacher?!”

“Nono (ride ndr.), mi ci chiamano fin da piccolo. Però ogni tanto capita che mi fanno la battuta su Schumacher, lui andava forte quindi come paragone non mi dispiace mica!"


“Ti senti più un goleador o un uomo a servizio della squadra?”

“Beh ovviamente preferisco fare gol; però non mi piace sbagliare e quindi se vedo che un mio compagno posizionato meglio tendo sempre a passargliela”


“Come vedi il tuo ruolo?”

“Ormai con il calcio moderno l’attaccante è il primo difensore, questo i mister ce lo dicono spesso. Bisogna sempre pressare in fase di non possesso quando la manovra avversaria inizia dal basso. L’attaccante boa ormai sta un po’ sparendo, così ci dicono i mister, e allora è importante impegnarsi per tutta la squadra, come fa Mandzukic.”


“Ti piace Madzukic come giocatore? Di che squadra sei?”

“Io so’ da..della Roma.”


“Allora è meglio Dzeko”

“Ahahah… nono sono diversi. Però Madzukic in questo momento credo sia la punta che meglio riesca a rappresentare il calcio moderno. Mi ispiro a lui in tante cose, lo osservo e cerco di riproporre lo stesso in campo. Se dovessi dire un attaccante attuale che mi piace direi lui. Altrimenti direi Ronaldo, però il ‘Fenomeno’, non l’ho vissuto, ma ho rivisto alcune delle sue partite ed era pazzesco.”


“Che fai nella vita?”

“Faccio lo Scientifico al Plinio. Sono al secondo anno e mi trovo bene per ora. E poi mi alleno durante la settimana; faccio quattro allenamenti a settimana, attualmente tre a dire la verità perchè sto riprendendo dall’infortunio”


“Ah già perchè sei stato fuori recentemente...”

“Sì sono stato fermo un mese e mezzo. Dalla partita con il Tor di Quinto a quella contro la Lodigiani, non sono stato tanto lontano dal campo nel complesso, anche perchè in mezzo ci sono stati i fatti di San Basilio con lo stop ai campionati”


“Raccontami della tua famiglia”

“Mio padre viene dall’Iraq, si è trasferito qui a Roma per lavoro, mentre mia madre è romana. Si sono conosciuti e spostati qui, poi hanno avuto quattro figli ed io sono il terzo. Sono l’unico che gioca a calcio in famiglia e mio padre viene sempre a vedermi agli allenamenti ed anche il sabato alle partite. Anche mia sorella viene sempre a vedermi. Si trovano bene anche loro alla Vigor, poi sono felici di vedermi contento ed anche giocare bene. Mi sostengono molto.”


“Ora la tua squadra sta sorprendendo, ma l’inizio è stato un po’ altalenante, sapresti dirmi perchè?”

“L’inizio è andato così forse perchè ancora non eravamo il bel gruppo di adesso. Parlo per me in particolare; io conoscevo giusto i ragazzi che sono rimasti dallo scorso anno, ma saranno 4-5. Poi non ho fatto neanche il ritiro con questa squadra perchè l’ho fatto con i 2002. Adesso è diverso però, ora ci sentiamo tutti molto spesso, andiamo a mangiare insieme, insomma siamo diventati più squadra!”


Schuan e Orlandi esultano ©Lori

“Sarà contento il mister! Con chi ti trovi meglio dei tuoi compagni?”

“Beh sicuramente con Orlandi, Pires, Bruschi, in particolare con Ferraro e De Minicis. Ma devo dire la verità che sto bene con tutti.”


“Avete un rito particolare di squadra?”

“Si, da un po’ di tempo a questa parte ci facciamo sempre una foto tutti insieme dopo le partite.”


“Anche dopo le sconfitte?”

“Sisi anche dopo le sconfitte, magari veniamo un po’ peggio e con la faccia un po’ più triste (ride ndr.). Poi ogni tanto c’è qualcuno che rosica e non la vuole fare a dire la verità, capita!”


“E con Bernardini come ti trovi?”

“Con il mister anche mi trovo molto bene, ci dà sempre un sacco di consigli specialmente durante la settimana, è un grande!”


“Adesso che mi dici della tua squadra, state andando bene?!”

“Sì, non vorrei sembrare spocchioso ma ora come ora stiamo andando davvero forte. Le ultime partite erano tutti scontri diretti e abbiamo sempre fatto i tre punti. Da queste partite abbiamo preso tanto morale. Adesso prima della pausa di Natale abbiamo l’Atletico 2000 del mio ex compagno alla Tor Tre Teste Pittaccio, che ho visto sta segnando molto quest’anno, e dobbiamo sicuramente vincere ancora. Non so come andrà abbiamo anche altre squadre davanti, ma credo che possiamo arrivare alle finali, il nostro obiettivo è proprio quello.”


“L’Ostiamare è un’altra squadra che sta facendo molto bene, secondo te si può raggiungere?”

“Non guardiamo l’Ostiamare; nel senso il nostro obiettivo non è raggiungere loro, ma sicuramente abbiamo le possibilità di riprenderli, non è impossibile.”


“Com’è stata l’esperienza al Torneo delle Regioni?”

“E’ stata davvero una bella cosa. Forse non eravamo nemmeno la squadra più forte, ma sicuramente eravamo il gruppo più compatto perchè ci conoscevamo già tutti ed abbiamo vinto per questo, sfatando un mito alla terza finale. Con i compagni della Rappresentativa mi ci sento ancora, anche se tanti sono passati al professionismo. Devo dire che un altro buon merito della vittoria è da attribuire a mister Pesci, lui è davvero forte, super preparato, ci ha insegnato davvero un sacco di cose, dai movimenti alla tecnica individuale. E’ un’esperienza che mi ha arricchito molto, specialmente a livello mentale, mi ha fatto crescere.”


“Dei compagni passati al professionismo secondo te chi era il più forte?”

“Probabilmente Condello, ci ho giocato anche nella Tor Tre Teste. Simone è davvero forte, è impressionante, giocava anche sotto età; lui vede la porta come pochi, ma poi soprattutto è davvero un bravo ragazzo, mi ci sono sempre trovato bene.”


“Dove ti vedi da qua ai prossimi anni?”

“Beh ovviamente vorrei passare al professionismo. Vorrei andare in una squadra dove mi posso divertire e lavorare bene. La squadra in particolare però preferisco non dirtela…”


“Ti chiami Schuan Marco Muhammad, ma in un futuro sulla maglia cosa ci faresti scrivere?”

“Ci metterei Schumi!”

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