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È spettacolo all'Anco Marzio tra Ostiamare e Urbetevere

Andiamo ad analizzare con la lente di ingrandimento le diverse sfaccettature nella partita tra i ragazzi di Bonanni e quelli di Santoni

18 Febbraio 2019

Uno scatto della sfida ©shotsport.it

Uno scatto della sfida ©shotsport.it

Uno scatto della sfida ©shotsport.it

Si dividono un tempo per parte biancoviola e gialloblu nel big match andato in scena questo sabato all’Anco Marzio. La prima frazione di gara ha visto l’Ostiamare gran protagonista, soprattutto sul versante di destra con le numerose occasioni create dal proprio terzino Carlini. Velocità e tecnica, sono questi gli aspetti su cui Bonanni ha costruito la sua squadra e con i quali mette sempre in difficoltà chi ha di fronte. La prima occasione creata dai padroni di casa è infatti un perfetto mix tra i due, con i biancoviola che mettono Di Vilio al limite all’area dopo una serie di rapidi scambi, il numero 10 salta secco un uomo ma al momento del tiro viene anticipato dal recupero in extremis di Contini. Altro aspetto fenomenale che l’Ostiamare ci ha fatto vedere in questa stagione sono gli schemi su palla inattiva, provati e riprovati in allenamento e che in partita danno sempre i loro frutti. Proprio grazie ad uno schema i ragazzi di Bonanni si portano in vantaggio: calcio d’angolo a servire Stella che dal limite vela per Carlini, il numero 2 prende la mira e imbuca nell’angolino basso. Tutto studiato in settimana e tutto eseguito alla perfezione il sabato, questa è l’impronta di Bonanni. Alla lunga tuttavia esce fuori l’Urbetevere, dando segnali di una reazione che si vedrà meglio nel secondo tempo. Nella ripresa infatti la squadra di Santoni entra più aggressiva e più decisa in campo, vogliosa di un pareggio che non tarderà ad arrivare. Sì perché per oltre 20 minuti i gialloblu mettono alle corde l’Ostiamare con un pressing forcennato, tipico dell’Urbetevere visto in queste partite. Un baricentro alto che non lascia respiro alla manovra avversaria, che se non condotto alla perfezione rischia di lasciare buchi che possono rivelarsi fatali. Ma l’Urbetevere ci ha abituato troppo bene fino a questo punto della stagione e sa di non poter sbagliare contro la prima della classe. Così al 23’ arriva il tanto ricercato pari: corner respinto dalla retroguardia di casa, sul rimbalzo si presenta Di Diodato che alza la testa, carica il destro e lo lascia esplodere, il pallone trova una deviazione fatale che mette fuori tempo Dutto e fa esplodere di gioia l’Urbetevere. I minuti finali sono i più classici di una partita con il risultato in parità: via gli schemi e via i tatticismi, solo squadre lunghe e rilanci alla ricerca di giocatori freschi che ancora possono dare in termini di corsa. Il triplice fischio però non vede né vincitori né vinti in termini di punteggio, ma due grandi squadre che hanno messo in scena una delle partite più entusiasmanti di questo campionato: l’Ostiamare con Carlini (migliore in campo) mantiene il suo distacco dalle inseguitrici, l’Urbetevere di Santoni ha dimostrato che gli 11 punti che le separano possono essere un semplice dato se getta il cuore al di là dell’ostacolo.

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