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Tor Tre Teste-Giardinetti, un altro modo di fare calcio

Il focus sul match della ventunesima giornata, che ha restituito al campionato due squadre vive e di gran spettacolo

21 Febbraio 2019

Esultanza Tor Tre Teste  ©Conti

Esultanza Tor Tre Teste ©Conti

Esultanza Tor Tre Teste  ©Conti

E' stata un gran partita quella tra la Tor Tre Teste e il Giardinetti. Per quali aspetti? Molteplici. Nella preparazione di una squadra di settore giovanile bisognerebbe pensare, prima che al risultato, alla crescita e alla maturazione dei ragazzi, sia tecnica che psicologica. Questi fattori spesso vengono postposti alla voglia di vincere campionati o di salvare categorie, erroneamente. Ma Sabato scorso, in quel di Via Candiani, è andata in scena una partita che ci ricorda quanto sia bello seguire certe categorie. Ripercorriamo il film del match. La Tor Tre Teste, prima a pari merito con il Savio, doveva vincere per proseguire nella corsa verso il titolo. Di fronte aveva il Giardinetti, settima forza del campionato e determinata a riaprire il discorso finali. Pronti-via e i locali passano in vantaggio grazie al goal di Roscilli: una doccia gelata clamorosa per gli ospiti, sotto dopo pochi minuti in casa della capolista. Ma i ragazzi di Piangerelli non si sono demoralizzati e hanno proseguito nell'attuazione del loro piano partita. E' risaputo che la Tor Tre Teste ama giocare da dietro ed impostare fin dal proprio portiere, creando così un possesso palla tale da entrare in controllo totale del match. Per evitare ciò, i biancorossi hanno iniziato a pressare alto, tenendo la squadra corta e posizionando la linea di difesa molto alta. Uno spostamento di 20-30 metri che ha impedito alla squadra di Mei di proporre il proprio gioco e ha costretto spesso i locali a buttare via la palla. Atteggiamento che ha portato al meritato pareggio degli ospiti, avvenuto al 25' con Di Marco.

Laramarconi in azione  ©ShotsportNella ripresa la situazione si è evoluta: i biancorossi, galvanizzati dal pari, hanno insistito nello stare alti, accelerando spesso le giocate grazie alla grande qualità di De Angelis e di Di Marco. La Tor ha accusato il colpo, subendo due reti in pochi minuti e trovandosi clamorosamente sotto 1-3. I tentativi offensivi dei locali, ovviamente più propositivi dopo il doppio svantaggio, sembravano non dare gli effetti sperati. Serviva una reazione mentale non scontata anche per una grande squadra come la Tor: ci sono momenti in cui il carattere deve uscire fuori, se si sogna in grande. E così è avvenuto. Il 2-3 di Chimenti al 37' sapeva quasi di liberazione, mentre il 3-3 di Mercurio (38') di estasi pura. Tutto finito? Neanche per sogno. Perché proprio come nei thriller più belli, il finale è un colpo di scena. In pieno recupero, Raschielli, fino ad allora impeccabile, rinvia male un pallone, il quale viene stoppato da Lara Marconi (al rientro dopo due mesi di stop) all'altezza dei quaranta metri: l'attaccante della Tor aggancia la sfera e calcia di controbalzo, beffando il portiere avversario che non riesce, nonostante la corsa disperata all'indietro, ad evitare che il pallone finisca in rete. Un goal da cineteca, che fa vincere la partita i suoi e che manda in delirio i propri tifosi. Godimento puro, per lui, per la Tor Tre Teste e per chi ama il calcio, che ha assistito al magnifico finale di una partita perfetta.

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