DOPO GARA
Sansa la favola finisce, Uras: "Complimenti ai ragazzi"
Il mister rossoblù a fine partita analizza la sfida, ringrazia i suoi giocatori e spende qualche parola sulla regola che li ha eliminati
"Aveva il capo tutto bianco, ma il cuore non ancor stanco; gli ritornò a battere in fretta per una giovinetta..."
La sua ‘giovinetta’, il Sansa, non è riuscita nell’impresa di battere l’Urbetevere è vero, ma il cuore lo ha fatto battere forte a tutti. La maggior esperienza ed abitudine ha aiutato i ragazzi di Santoni a passare questo turno. I rossoblù però in campo hanno dato davvero tutto, giocando anche, in alcuni tratti di gara, in maniera migliore e più avvolgente rispetto ai loro avversari. Il finale di gara è stato accesissimo, ma ormai i ragazzi di Uras non ne avevano più e con la difesa della compagine locale ben piazzata non sono riusciti a trovare il gol vittoria. Nel post partita abbiamo raggiunto Piero Uras, innanzitutto per fargli i complimenti su questo splendido anno, e poi per chiedergli qualche considerazione a proposito della gara: “Speravamo di poter coronare la nostra favola con un lieto fine, ma purtroppo così non è stato. In ogni caso sono molto contento dei ragazzi, di come hanno approcciato alla sfida di oggi. Ci è mancato davvero poco, ci è mancato solo il gol; purtroppo le regole federali sono queste e dobbiamo accettarle. Chi arriva secondo ha l’opportunità di giocare in casa e con due risultati su tre quindi alla fine nonostante il rammarico è giusto che finisca così”. Di seguito abbiamo chiesto al mister un commento in più su questa regola che li ha costretti a rinunciare al loro sogno, soprattutto alla luce del fatto che nei due gironi di Under 16 le quattro squadre che hanno avuto la possibilità di accedere ai playoff sono arrivate tutte a pari punti (Savio e Sansa a 64, mentre Urbetevere e Vigor Perconti a 62): “Credo che sia una grande difficoltà per la federazione poter cambiare questa regola. Tra l’altro in campionato se andiamo nello specifico abbiamo anche accumulato più punti dell’Urbetevere. Quindi chiaramente arrivando secondi a pari punti con il Savio, per poi scendere terzi, andare a giocare fuori casa e con un solo risultato disponibile spero possa portare la federazione a farsi qualche domanda. Ma al di là di questo, come ho già detto, se le regole sono così dobbiamo accettarle. Quello che ora mi interessa di più è guardare i miei ragazzi con orgoglio per quanto fatto durante la stagione”. In chiusura ci siamo concentrati con Uras sull’analizzare l’ultima parte di gara, in cui l’Urbetevere è rimasta addirittura con due uomini in meno: “Le loro espulsioni sono state dettate prevalentemente da perdite di tempo e palloni buttati. Abbiamo provato a mettere cinque punte nel secondo tempo supplementare per scardinare la difesa avversaria, ma purtroppo i ragazzi non arrivavano più lucidi sul pallone, erano un po’ stanchi. Era l’ultima carta che potevamo giocarci per continuare ad inseguire il nostro sogno, non ci siamo riusciti, ma usciamo lo stesso a testa alta”.