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DOPO GARA
13 Maggio 2019
Marco Bernardini, mister Vigor Perconti ©DeCesaris
Al termine di una gara contesa e divertente la Vigor Perconti si ferma, mentre il Savio avanza in semifinale, dove ad aspettarla ci sarà l’Ostiamare. I rossoblù erano riusciti a portarsi avanti al pronti via grazie ad uno sfortunato autogol, ma nel corso della gara non sono riusciti a raddoppiare. Un fattore da non trascurare dato che i Blues, grazie ad un secondo tempo ben interpretato, sono riusciti nei minuti finali a firmare l’aggancio con Cataldi ed il sorpasso con Bonino. Nel dopo gara abbiamo raggiunto Marco Bernardini per farci raccontare come ha vissuto questa scoppiettante gara dalla sua panchina: “Purtroppo per via di qualche assenza siamo venuti a giocarci questa gara importante non con il nostro modulo standard, bensì con la difesa a tre. L’avevamo preparata ed interpretata bene, specialmente nel primo tempo; siamo usciti dal campo al duplice fischio con un pizzico di rammarico, che poi è diventato un grande rammarico visto come è andata la partita. Il fatto di non riuscire a chiudere la partita è un difetto che ci ha accompagnato nel corso di tutta la stagione ed oggi questa gara è stata la perfetta copia del nostro anno. Detto questo mi sento di dover ringraziare questi ragazzi per lo splendido percorso compiuto. E’ stata una stagione piena di ostacoli e difficoltà, cosa che ci ha portato a crescere e ci ha anche insegnato molto”. Di seguito poniamo al mister una domanda sul giocatore che probabilmente, nelle fila locali, è riuscito maggiormente ad incidere sulla gara, ovvero Giulio Cataldi: “Quando si fa un playoff di categoria è normale riscontrare delle grandi individualità. Cataldi è un giocatore fortissimo, ma anche noi abbiamo dei ragazzi che non sono da meno. Al triplice fischio la gara non l’ha vinta Cataldi, bensì il Savio ed allo stesso tempo l’abbiamo persa noi. Il calcio è così; eravamo in pieno controllo, ma questo è uno sport fatto da episodi. Noi abbiamo avuto i nostri, per esempio andando in vantaggio dopo due minuti di gioco e li avremmo dovuti sfruttare meglio chiudendo la partita. Così non è stato, abbiamo lasciato tutto in bilico, loro hanno avuto maggior maturità magari sfruttando anche un po’ più di fortuna. Penso al rigore parato nei minuti finali dal nostro portiere per esempio; in quel caso la palla nove volte su dieci esce dal campo, invece ha colpito la traversa ed è tornata in campo. Va dato a loro il merito di questo perchè hanno saputo sfruttare meglio gli episodi che gli ha regalato la gara”. Poi una domanda secca: il rigore c’era o no? Il mister non ha dubbi: “Si. Io lo avrei fischiato”. In chiusura Bernardini spende alcune parole sulla stagione che lui ed i suoi ragazzi si stanno lasciando alle spalle: “Mi rimarranno davvero tante cose di questa stagione. Dal punto di vista umano ho avuto modo di lavorare con ragazzi stupendi; non ci siamo mai allenati in meno di venti e questo la dice lunga sull’impegno e la dedizione. Oggi un terzino che era infortunato con uno stiramento al ginocchio è venuto da me e mi ha detto che sarebbe stato disposto a giocare se fosse servito. Un gruppo davvero straordinario all’interno di una società stupenda, che ci tengo a ringraziare per l’opportunità che mi hanno dato scommettendo su di me. La Vigor la porto nel cuore e non smetterò mai di ringraziarla per quello che mi ha dato”.
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