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L'intervista
11 Settembre 2019
Alessandro Radi
Alessandro Radi e l’Aurelio: una storia intrecciata, i cui inizi sono fissati lontano, in un passato dai contorni forse sfumati, ma impreziositi dalla passione, dal senso di appartenenza di chi, all’interno di una società, si è fatto grande, atleta, ma soprattutto uomo. Alessandro Radi è tornato a casa: gli è stata affidata la panchina dell’Under 16. “Sì, per me si può parlare effettivamente di un ritorno a casa” ci racconta il tecnico, “ho fatto tutta la trafila delle giovanili qui, sono contento essere di nuovo all’Aurelio.” Sul team dei 2004: “La squadra è cambiata tanto rispetto allo scorso anno, per circa dieci undicesimi. La cosa bella è che mi sono trovato di fronte a un gruppo di ragazzi educati e volenterosi. Questo per me rappresenta un presupposto fondamentale per lavorare bene insieme. Come definirei la squadra sul campo? Piccola e veloce.” L’Aurelio ha svolto la sua preparazione in ritiro e, attualmente, si sta allenando in casa. Duro il primo test sostenuto con l’Urbetevere, che ha dato però segnali importanti a mister Radi. “Sicuramente un aspetto su cui dobbiamo migliorare è l’autostima. Tendiamo ad accusare sotto l’aspetto dell’atteggiamento, ad entrare in ansia. Dobbiamo prendere sicurezza, lavoreremo anzitutto su questa caratteristica. Obiettivi per la stagione? I gironi sono equilibrati mi sembra, l’ideale per giocarci le nostre carte. Dobbiamo cercare di salvarci, a differenza del campionato di Under 15 in Under 16 non ci sono play out ma solo retrocessioni dirette. Questa componente forse aumenta un poco la pressione sul fondo, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e a quello che deve essere un primo scopo: crescere in vista del prossimo anno.
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