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LA RUBRICA
10 Gennaio 2020
Il capitano: Marcos Vinicius Ferruzzi
Marcos Vinicius Ferruzzi: storia di un ragazzo che potrebbe essere trascinatore dell'Aurelio Roma Academy soltanto guardando le statistiche realizzative - 10 dei 21 sigilli di squadra portano la sua firma -, ma giusto per non farsi mancare nulla, il bomber è anche capitano del gruppo allenato da mister Radi. La cui squadra è palesemente in crescita: 2 vittorie consecutive, con tanto di parziale risalita in classifica e l'intento di allontanare definitavamente la zona rossa. "Il successo in casa contro il Ladispoli a fine dicembre è stato un’iniezione di fiducia dopo un momento negativo - ha affermato Ferruzzi -. Prima della partita contro la Spes Artiglio volevamo dare conferma del fatto che la squadra stesse maturando, ma non ci saremmo aspettati una goleada. Il 7-1 di sabato è stato la prestazione migliore sinora, considerando il ritorno dalle vacanze natalizie e i diversi indisponibili". Successi, comunque, non casuali. "La squadra si sta consolidando e ha superato la naturale fase di ambientamento avuta all'inizio, dopo aver rinnovato l'organico. Mister Radi, con pazienza, ci sta guidando verso il nostro obiettivo. Che prima di dicembre, data la classifica e i risultati, era la salvezza. Ora, reduci da queste due vittorie importantissime, vorremmo puntare anche ad un 6°/7° posto. Sicuramente dovremo lavorare di più in tutti i reparti ed essere molto attenti a non subire. Ci sono state partite, ad esempio quella con la Romulea, in cui abbiamo pagato i cali di concentrazione. Partendo da quello che reputo come il nostro punto di forza: l'attacco. Ma ci sono stati molti miglioramenti a centrocampo e anche in fase difensiva, dove all’inizio subivamo molto di più". Ferruzzi chiude la pagina 'Aurelio' e apre quella personale: "Credo che la mia miglior prestazione sia stata quella contro la Vigor Perconti, una squadra indubbiamente di altro livello con cui è difficile ottenere un risultato positivo. In genere gioco come prima punta, oppure esterno; destro o sinistro non fa differenza essendo ambidestro. Mi piace lottare in ogni zona, e molto spesso vado a guadagnarmi palloni a centrocampo. Inoltre, data la mia elevazione, sono di supporto alla difesa nei calci piazzati e sulle palle inattive. Il mio punto di forza? Il goal. Sento la porta sin da quando ero piccolo. Senza falsa modestia: non ho bisogno di guardare lo specchio, già so dove indirizzare il tiro. Inoltre credo di essere veloce, elastico e fisicamente potente. In generale vorrei migliorare su tutti i miei punti di forza, che sono già parecchi. Il capitano è un leader. Deve supportare la squadra e spingerla a fare sempre meglio, soprattutto durante gli allenamenti; essere di supporto al mister, e nello spogliatoio avere la capacità di tenere unito il gruppo. E' un ruolo che io ho preso con serietà. Sono stato scelto, con mia sorpresa, dal mister Radi a inizio anno e la cosa mi ha inorgoglito. Lo ringrazio per la fiducia risposta in me: non voglio deluderlo. Per me un buon capitano è uno che in campo, negli allenamenti e nello spogliatoio riesce a dare una forza morale alla squadra e spingerla a fare di più. Un capitano mediocre è colui che si vanta della fascia che porta al braccio. Ringrazio i miei compagni e il mister, perchè se cresco è anche merito loro. E dei nostri miglioramenti ne beneficia tutto l'ambiente Aurelio".
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